“Sei come sei” di Melania G. Mazzucco | La proposta letteraria di Febbraio

Sei Come sei. Melania G. Mazzucco. Einaudi 2013.

Tutte le civiltà hanno elaborato un sistema di datazione che si basa su un avvenimento che costituisce l’anno “0”. Eva Gagliardi si pone diversi interrogativi su queste convenzioni e noi ci auguriamo, nella lettura del libro, che un nuovo anno “0” possa avere, come avvenimento che segni l’inizio di una nuova era, il pieno riconoscimento dei Diritti Civili.

Eva è nata, come dicono i suoi compagni di classe prendendola in giro, “dal buco del culo” e quindi “puzza di merda”… come spiegarsi altrimenti che la ragazzina sia figlia di due uomini?

Nel primo capitolo del libro la troviamo in fuga, in viaggio da una grigia Milano per andare a Visso, il paesino dove si è rintanato il padre Giose. Questi è un ex cantante che, dopo la morte di Christian, il suo compagno nonché padre di Eva da un punto di vista giuridico, si è ritirato sopraffatto dal dolore. Oltre alla perdita della persona amata c’è anche l’incapacità di combattere una battaglia legale per avere l’affido condiviso della figlia che per lo Stato non è sua figlia.

Siamo in un’Italia pre Unioni Civili, il primo, unico ed incompleto tentativo che il nostro paese si è dato per avvicinarsi agli standard di altre nazioni, un tentativo in parte affossato grazie ai fascisti, ai pentastellati ed ai cattolici che siedono nel nostro Parlamento.

La storia si biforca dunque su due vicende che corrono parallele: Eva, nata grazie alla gpa; Giose e Christian, una coppia che sceglie di avere un figlio ricorrendo all’unico, dispendioso e tanto contestato modo che due uomini possono avere per realizzare il loro intento: ricorrere ad una madre surrogata.

Copertina di “Sei come sei” di Melania G. Mazzucco

A distanza di 6 anni dall’edizione del libro non resta che constatare l’assoluto immobilismo della politica di fronte a queste tematiche, anzi la pericolosa deriva cui si sta assistendo che tende a minare quei, pochi, diritti acquisiti. Ma l’Arcobaleno deve e può tornare a rifulgere dopo i tempi bui in cui ci troviamo a vivere.

Oates

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