“Il caso Sparsholt” di A. Hollinghurst | La proposta letteraria di Aprile

Alan Hollinghurst, Il caso Sparsholt. Guanda 2019. 

Sin dalle prime pagine il lavoro di Hollinghurst si pone come un omaggio a tutta una tradizione letteraria britannica che, da noi, è stata veicolata soprattutto grazie agli echi cinematografici e musicali. Nel primo capito del libro il “focus” principale è un mondo destinato a breve ad infrangersi, quello dei college e della cultura di tradizione vittoriana che vede in Oxford il suo emblema. Qui vengono evocate atmosfere presenti negli scritti di E. M. Forster e, soprattutto, le immagini del film Another Country – La scelta (1984) tratto da una piéce teatrale con i giovanissimi Rupert Everett e Colin Firth, entrambi attori all’epoca emergenti sul palcoscenico internazionale. Nel corso della lettura scopriamo che la somiglianza non è casuale ma la citazione presente nel libro è voluta ed in qualche modo ne ricalca le vicende dell’autore del testo teatrale.

Dopo questo memoir, che ha come protagonista il bel David Spartholt che suscita desideri concupiscenti su giovani uomini e donne, il protagonista del romanzo diviene Johnny, figlio di David. Seguendo la sua vita ci rituffiamo in nuove evocazione, questa volta provenienti dai film di Stephean Frears e dai video e dalla musica dei Bronski Beat e dei Curiosity Killed the Cats.

Anche questo libro, come le opere precedenti, resta fondamentalmente un romanzo storico.

Ripercorrendo l’intera seconda metà del ‘900 sino agli inizi del XXI secolo, l’autore presenta una serie di episodi della vita di Johnny: dallo scandalo economico e sessuale del padre, al suo ingresso nella vita della swinging London; dalla genitorialità condivisa con una coppia lesbica, alla vecchiaia. Si dipana così la storia di una Londra e di un mondo che è cambiato, con una serie di personaggi ben delineati le cui vicende, pur narrate nel singhiozzo degli anni, ci restituiscono il quadro socio-culturale di un’epoca. L’unico stupore che nasce nella lettura è constatare la scelta dell’autore di non menzionare l’avvento dell’AIDS nella comunità LGBTQI+; ma come scritto in precedenza non c’è un filo narrativo continuo e vengono riportati solo alcuni episodi della vita del protagonista e, probabilmente, l’inserimento di una tematica così forte non rientrava nell’economia narrativa dell’opera.

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