Eurovision 2019, le prime prove non deludono e mettono in crisi i pronostici

Nelle giornate di sabato 4 e domenica 5 si sono tenute al Centro Congressi di Tel Aviv le primissime prove dei Paesi in gara nella prima semifinale dell’Eurovision 2019. Diciassette artisti si sono esibiti svelando abiti, scenografie ed eventuali coreografie, in alcuni casi soddisfacendo le aspettative e in altri stravolgendo i pronostici, come dimostrato dagli Eurovision Odds.

Spicca su tutte la performance dell’australiana Kate Miller-Heidke, che deciso di modificare leggermente la propria esibizione rispetto alle selezioni nazionali per una vera e propria prova canora e d’equilibrio. Il risultato è onirico e spettacolare, grazie anche agli stupendi abiti e alla complecità delle telecamere.

Se fino a ieri Kate rischiava seriamente di diventare la pecora nera dell’Australia – che vanta una media piazzamenti da capogiro – ora i bookmaker le danno ottime chance di qualificazione in finale e ha avuto anche l’approvazione della sala stampa.

Non può passare inosservata l’esibizione degli Hatari, la band techno BDSM che rappresenterà l’Islanda non conosce mezzi termini, sia nelle dichiarazioni rilasciate nelle interviste – alcune contro il presidente israeliano – che nel modo eccentrico di presentarsi sul palco.

Look kinky e sadomaso per cantanti e ballerini, con un componente della band che frusta il globo di metallo su cui è seduto: lo spettacolo è garantito. Per loro la qualificazione in finale era ed è quasi scontata.

Un’ipoteca sulla finale sembra essere già stata messa anche da Cipro e dalla Grecia, entrambe apprezzate dai giornalisti. La prima, rappresentata dalla sexy e talentuosa Tamta, sarà la quota “puttan pop” di qualità di questa edizione e dalla sua prima prova possiamo iniziare a imparare i primi passi della sua coreografia. Punta tutto sulla sua potente voce – qualcuno l’ha paragonata a quella di Giusy Ferreri – e su abiti esagerati la greca Katerina Duska, che per i bookmakers è la più probabile vincitrice della Semifinal 1.

Chi non ha brillato è il portoghese Conan Osíris, la sua performance canora e visiva è davvero troppo statica: da probabile finalista è scivolato oltre la prima metà classifica secondo gli scommettitori.

A deludere sono poi stati i già poco quotati San Marino con Serhat e la Bielorussia con Zena, pronti a contribuire solo all’aspetto trash della competizione canora più seguita al mondo.

Il dark horse della prima semifinale potrebbe invece essere il georgiano Oto Nemsadze, che avvalendosi di un gruppo di coristi durante le prove ha dato quel qualcosa in più al suo brano che fino a pochi giorni fa era dato per spacciato.

Le altre nazioni ad essersi esibite nella First Rehearsal sono l’Estonia, il Belgio, la Serbia, l’Ungheria, il Montenegro, la Slovenia, la Polonia, la Finlandia e la Repubblica Ceca.

Nei prossimi giorni si passerà alle prove della Semifinal 2 e poi anche a quelle delle sei Big, tra cui l’Italia con Mahmood. Potete rivedere alcuni momenti delle prove sul canale YouTube ufficiale dell’Eurovision Song Contest.

 

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