Dritto e Rovescio, padre Ariel contro il prete gay: «Aberrazione, contro natura»

Nella puntata del 31 ottobre di Dritto e Rovescio, la trasmissione su Rete4 condotta da Paolo Del Debbio, si è parlato del fenomeno dei sacerdoti che rifiutano il celibato. Tra questi, era presente in puntata padre Giuliano Costalunga che, innamoratosi del sacrestano della sua parrocchia, ha deciso di sposarlo ma di continuare a dire messa.

In una clip introduttiva, il sacerdote veneto ha spiegato che ha deciso di continuare a dire messa, passando dalla Chiesa cattolica di Roma a quella progessiva, in quanto sente ancora la vocazione e crede che se Dio lo ha reso omosessuale non può essere stato un errore.



Non era della stessa idea però padre Ariel S. Levi di Gualdo, in studio insieme ad altri ospiti “del calibro” di Mario Adinolfi, che ha perso la calma rovesciando addosso a padre Giuliano la propria ira: «Questo signore ha appena detto che Dio crea il male. E io questo non lo posso accettare, né come sacerdote né come teologo. Noi siamo di fronte a un’aberrazione».

A togliere ogni dubbio sull’omofobia dietro le frasi di padre Ariel è un’ulteriore affermazione: «Se avesse sposato una donna avrebbe compiuto un atto secondo natura». Quali titoli abbia un prete e teologo in materia di scienza non ci è dato saperlo, dato che la comunità scientifica internazionale si è più volte espressa in modo favorevole sull’unione di persone dello stesso sesso e sulla loro capacità di crescere dei figli.

 

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4 thoughts on “Dritto e Rovescio, padre Ariel contro il prete gay: «Aberrazione, contro natura»

  1. Carissimo Del Debbio, mi piace la tua trasmissione e anche tu sei molto simpatico, ma fammi il piacere di non invitare più nei tuoi programmi certi personaggi davvero orripilanti e disgustosi. In tutte le fazioni politiche ci sono persone educate ed intelligenti; invita queste persone altrimenti sono, e non solo io, costretto tutti i giovedì sera a cambiare canale causa voltastomaco.

  2. e tutto chiaro ce’ poco da aggiungere al di la del proprio pensiero, se uno segue Dio, rinuncia anche alle sue idee, perche’ Dio ( appunto vede piu avanti e sa cosa ci nuoce) nel caso specifico ex sacerdote non dovrebbe praticare tale atto, perche tale atto e un abominio , e questo lo trovi scritto in diversi brani biblici, uno dei tanti piu’ chiaro e la lettera di Paolo ai romani. a questo punto cosa fare, o buttare una fede millenaria fondata su fatti accaduti e reali, compreso tutta la storia che abbiamo alle spalle, oppure diciamo la verita’ ( o dentro la chiesa e di conseguenza lasciare ambiquita’, oppure dire io vivo con un altro uomo avendo rapporti come lo si a con una donna, a parer del libro sacro a me non interessa , io vado avanti secondo i desideri del mio cuore, dicendo con molta sincerita’ non sono con Dio.)

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