Per l’assessore leghista Binda il «ne*ro» è «un animale grasso che vive in acqua»

Quante volte abbiamo sentito pronunciare dalla bocca di un leghista le parole «non sono razzista ma…». L’incontenibile odio del Carroccio sprizza da tutti i social nelle ultime ore, così dopo che a Lecce il segretario cittadino Riccardo Rodelli ha definito Liliana Segre «una vecchietta ben educata, reduce dai campi di concentramento, mai eletta» e  «la Mrs. Doubtfire di Palazzo Madama», un assessore del Comune di Orzinuovi, in provincia di brescia, si lascia scappare su Instagram una battuta a dir poco offensiva per le persone di colore.

In un video pubblicato «inavvertitamente» nelle Instagram stories e rimasto online per pochi minuti, Leonardo Binda è in compagnia di alcuni amici, coinvolto in un gioco in cui deve indovinare la parola di un animale ritratto in un biglietto digitale che appare sulla sua fronte, vale a dire una foca. In un clima scherzoso, una voce femminile chiede quale sia «l’animale grasso che vive in acqua» e arriva pronta la risposta dell’assessore bresciano: «è un ne*ro».



Una frase di un razzismo imbarazzante, un chiaro riferimento cinico ai migranti che annegano nel Mediterraneo, che in un Paese ideale dai sani principi avrebbe visto l’assessore scusarsi senza se e senza ma, oltre che alle pronte dimissioni. Ovviamente così non è stato, tant’è che il sindaco di Orzinuovi, il senatore FdI Gianpietro Maffoni sta ancora facendo le sue valutazioni sull’eventualità di togliergli le deleghe, mentre Binda afferma: «non volevo offendere nessuno, avendo io stesso stima e amicizia con persone di colore».

Il leghista, tanto per cambiare, ha tanti amici neri come suoi compagni di partito hanno tanti amici gay. E questo purtroppo oggi è il Paese reale.

 

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