L’assistente di Whitney Houston racconta la loro relazione segreta in un libro

Una storia d’amore lunga più di vent’anni. In A Song for You: My Life with Whitney Houston, la storica assistente personale della cantante, Robyn Crawford, parla dell’elefante nella stanza che riguardava le due: la loro relazione.

Robyn e Whitney si incontrano da ragazzine nel Community Centre di East Orange, nel New Jersey e hanno stretto da subito amicizia. Poi, come raccontato libro, «qualcosa è accaduto», l’amicizia si è trasformata in altro. «Non abbiamo mai avuto etichette come gay o lesbica – racconta oggi l’assistente – vivevamo le nostre vite e io speravo potesse andare così per sempre».



Purtroppo per Robyn, però, per sempre non è durata. Appena firmato il contratto con l’Arista Records, infatti, Whitney andò a casa della Crawford con una Bibbia in mano, dicendole che voleva che la loro relazione sessuale smettesse perché, se l’avessero scoperto, la carriera della cantante sarebbe stata stroncata sul nascere, in quanto la stampa avrebbe usato la notizia contro di lei.

Robyn non abbandonerà mai l’amata, standole accanto durante gli alti e bassi della sua carriera e della sua vita personale, forse spinta da quell’istinto di protezione nato in una famiglia disastrata in cui il padre picchiava la moglie. La Crawford era lì, accanto alla Houston, vivevano insieme, dormivano insieme ed erano connesse sentimentalmente, nel rispetto della promessa fatta anni prima. Quando Withney si sposava, Robyn si trasferiva, quando Whitney si separava, lei raccoglieva i cocci e rimetteva in sesto la persona che lei amava.

Un rapporto omoaffettivo a tutti gli effetti, insomma, in cui le due si nascondevano nell’intimità domestica, ma che stava già facendo interrogare i media. Alla Houston veniva chiesto in ogni intervista se stesse vedendo qualcuno e un avvocato della cantante si spinse anche oltre, chiedendo alla Crawford se le due avessero una relazione sessuale. Al no comment dell’assistente, racconta il libro, la Houston infuriata rispose urlando con un ben più plateale «avresti dovuto dire di no!» andando a confermare gli ultimi dubbi sulle due. Un’ulteriore conferma fu data dallo schiaffo dato dalla cantante alla sua assistente, una volta scoperta una relazione con una sua ballerina: «Probabilmente si sentiva amareggiata perché avevo fatto qualcosa che lei avrebbe voluto fare con me. Dopo lo schiaffo mi abbracciò, perché mi amava».



Un amore osteggiato e combattuto anche dai parenti della cantante che non credettero a Robyn quando provò ad avvisarli delle gravi condizioni di tossicodipendenza della cantante, che l’avrebbero poi portata alla morte nel 2012. Nello stesso anno Robyn conoscerà la sua attuale moglie, Lisa, che le consiglierà un percorso terapeutico per liberarsi dello spettro di questo amore maledetto.

Un amore senza condizioni, come si legge nelle righe scritte sul libro dalle due ragazze, quando una Whitney Houston all’inizi della sua carriera decise di interrompere la relazione con Robyn Crawford e di far iniziare una storia che tormenterà le due fino alla fine.

 

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