Una molotov negli uffici dei creatori del Gesù gay, personaggio di una commedia per Netflix. È accaduto nelle prime ore del 24 dicembre a Rio De Janeiro, presso gli uffici di Porta dos Fundos.
La produzione era stata accusata di blasfemia dopo la creazione di uno speciale natalizio in cui un parodizzato Cristo presenta il suo fidanzato Orlando ai genitori. L’attentato, avvenuto proprio il giorno della vigilia di Natale, potrebbe essere collegato alla petizione per la cancellazione del film. Fortunatamente un addetto alla sicurezza è riuscito a controllare le fiamme e a far sì che nessuno si ferisse.
Dopo l’attacco, in un comunicato Twitter, Porta dos Fundos ha condannato l’atto di violenza e si è dichiarata disponibile a consegnare le registrazioni delle telecamere di sicurezza alla polizia per ulteriori indagini.
«Continueremo a camminare più uniti, più forti, più ispirati e fiduciosi che il Paese sopravviverà a questa tempesta d’odio e che la libertà di parola e l’amore prevarranno», queste le parole scritte poco dopo dalla casa produttrice. Libertà di parola e amore, diritti che dovrebbero essere garantiti, ma che nel Brasile di Bolsonaro non sembrano essere così scontati.
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