«Come ti chiami?» Un ragazzo trans nell’emozionante spot di Starbucks

«Come ti chiami?». Quante volte abbiamo ascoltato e risposto a questa domanda? Se per le persone cisgender è una frase come un’altra, per chi è transgender racchiude un significato molto più profondo. Lo sa bene Starbucks, che ha lanciato una campagna dal nome #whatsyourname, vincitrice del concorso Diversity in Advertising di Channel 4.

Nel nuovo spot della catena di caffè, viene mostrata la vita di un ragazzo transgender attraverso le attività di una sua giornata tipo, come recarsi in un ambulatorio medico e incontrare gli amici di suo padre, una serie di circostanze che lo portano a fare i conti con il suo deadname, Jemma. Alla fine del video, il giovane si reca da Starbucks dove alla domanda “Come ti chiami?” risponde James, lo stesso nome che verrà poi scritto dal barista sul suo bicchierone di carta che contiene il suo caffè americano.

Per raccontare questa storia, il colosso del caffè ha lavorato a stretto contatto con la comunità trans. «È stato importante per noi raccontare la storia di James in modo autentico, quindi abbiamo trascorso del tempo con persone della comunità trans che hanno sperimentato il “deadnaming” per assicurarsi che il nostro lavoro rifletta davvero le loro esperienze» ha affermato Amy Bryson, la managing partner di Iris, l’agenzia di comunicazione che ha collaborato con Starbucks alla creazione dell’annuncio. «Speriamo che la campagna aumenti la consapevolezza dell’importanza dell’identità e dell’accettazione in un momento in cui i crimini d’odio sono in aumento» ha aggiunto Bryson.

Channel 4, che ha messo il palio un premio in denaro pari a 1 milione di sterline, ha detto che esso serve a combattere la sottorappresentanza LGBT+ all’interno delle pubblicità dopo che una loro ricerca ha rivelato che solo nello 0,3 % di tutte le pubblicità è presente una persona trans. Starbucks si è impegnata a raccogliere un minimo di 100.000 sterlline in favore di Mermaids, associazione di beneficenza che dal 1995 aiuta le persone transgender e le loro famiglie. I fondi verranno raccolti e devoluti a Marmaids attraverso la vendita di uno speciale cookie che prende il nome dall’associazione.

Negli ultimi tempi la comunità LGBT è fortunatamente sempre più rappresentata negli spot televisivi. Prima di Starbucks, è stata la volta di un’azienda produttrice di caffè, la Douwe Egberts, che ha trattato il tema del coming out in famiglia con un video capace di emozionare e che è diventato virale sui social network.

 

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