«Non è una donna, un uomo gonfio di ormoni»: donna trans denuncia il cyberbullo

Lo scorso sabato sera, un uomo ha trasmesso una diretta Instagram di circa 15 minuti in cui ha preso di mira Giulia Carta, donna transgender di 44 anni. Durante lo streaming, pieno di invettive e insulti di ogni genere come: «Quello non è una donna. È un uomo gonfio di ormoni e con i piedi enormi, e poi è anche brutto», sono arrivati numerosi commenti di carattere denigratorio.

Giulia, originaria del Brasile e adottata a quattro mesi da una famiglia sarda, fotografa professionista oltre che scrittrice e poetessa, ha quindi denunciare attraverso l’ASCE (Associazione Sardegna Contro l’Emarginazione). Non avendo avuto modo di difendersi sui social, lo farà in tribunale.

Prima ancora, però, ha deciso di lanciare un messaggio sui social. «Sono stata denigrata, non per aver fatto delle azioni o aver espresso dei pensieri, ma semplicemente per essere innanzitutto una persona, ancora prima che donna transessuale – ha scritto la donna in un post – Il video offendeva le mie fattezze e la mia natura; oltre l’affondo dei commenti che mettevano in piazza le mie generalità, sia quelle elettive che quelle di nascita, con un attacco sommario in massa degno di una gogna medievale».

Giulia ha poi aggiunto: «Sì, sono stata derisa e insultata. All’anagrafe sono ancora maschio, ma il cambio di sesso costa tanto perché ci vogliono anche perizie e consulenze mediche. Se a questo si aggiunge che in Italia è tutto complicato da una legge datata, che ci impone la sterilizzazione, nonostante le sentenze della Cassazione affermino il contrario, è chiaro che il percorso sia molto, troppo tortuoso».

«La mente non può non tornare a quel video, quelle persone, incapaci di trovare altro divertimento se non rifarsi della loro povertà d’animo su chi non ha fatto loro nulla di male; o su chi, come me, quando un giorno subiranno discriminazioni o emarginazione, si schiererà in prima linea per difenderli» ha concluso la vittima di misgendering e cyberbullismo.

E SE FOSSE SUCCESSO A QUALCUN'ALTRA?È la riflessione di stamattina, contraria al "e se fosse successo a me?". In…

Slået op af Giulia CartaSøndag den 5. april 2020

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.