The L Word: Generation Q, l’11 maggio arriva in Italia il sequel dell’iconica serie TV

Se ci chiedessimo qual è la serie TV più conosciuta nell’immaginario collettivo lesbico è senz’altro The L Word: nata nel 2004 e andata in onda su Showtime per altre sei stagioni fino al 2009, è stata una delle serie lgbtq pioniere degli anni 2000, col primato di raccontare le vicende e gli intrecci amorosi di un gruppo di amiche lesbiche e bisessuali di West Hollywood a Los Angeles.

La serie all’epoca fu una delle prime oltretutto a trattare la transizione di un personaggio ftm (female to male), quello appunto di Moira che diventa nel corso delle stagioni Max. Per l’epoca fu una vera rivoluzione del piccolo schermo, che diede poi il via al mondo della televisione e dello streaming di trattare tematiche riguardanti l’omosessualità femminile, come Orange Is The New Black, Grey’s Anatomy o Sex Education per farne alcuni dei più famosi esempi.

A distanza di dieci anni, torna il sequel di The L Word, The L Word: Generation Q, in cui tornano alla ribalta tre delle protagoniste principali: Bette Porter (Jennifer Beals) che si candida come prima donna omosessuale sindaco di Los Angeles, Alice Pieszecki (Leisha Hailey) che conduce un suo show televisivo e Shane McCutcheon (Katherine Moennig) che torna a West Hollywood dopo aver lasciato la moglie e il lavoro.

La novità di questa stagione è, per l’appunto, la nuova generazione Queer: tre ragazze e un ragazzo ftm, le cui vicende si intrecciano con le vite lavorative e non delle tre protagoniste storiche, in cui si mette in risalto il confronto generazionale fra tutti i protagonisti della serie. La serie è andata in onda sempre su Showtime dall’8 dicembre 2019 e rinnovata per una seconda stagione il 13 gennaio 2020, sarà disponibile in Italia su Now Tv e Sky Atlantic dall’11 maggio.