Ivan Scalfarotto si candida in Puglia, pioggia di tweet omofobi: «regione dei ric**ioni»

Italia Viva, +Europa e Azione uniscono le forze per le elezioni regionali pugliesi fissate per il prossimo settembre e sfidano con Ivan Scalfarotto il PD, che cercherà di riconfermare la presidenza di Michele Emiliano, vincitore delle primarie.

È di oggi l’ufficializzazione candidato renziano, che ha acceso il dibattito sull’unità del centro-sinistra (se così possiamo definire i tre partiti sopraccitati) in Puglia e sulla quasi annunciata vittoria del centro-destra, più unito che mai, con il M5S che sarà anche stavolta da solo con la candidata Antonella Laricchia.

Ivan Scalfarotto ha dichiarato che «non sarebbe stato giusto costringere i pugliesi a dover scegliere tra tre populismi: quello antieuropeista della destra, quello di palazzo impersonificato da Michele Emiliano e quello della decrescita felice del Movimento 5 Stelle».

Risponde con un tweet sarcastico Daniele Viotti: «Italia Viva, +Europa e Azione si uniscono e si candidano. Si uniscono nel nome del liberismo ma soprattutto in un disegno più grande: consegnare il Paese alla destra (cioè quelli ancora più a destra di loro). A partire dalla Puglia». 

Qualora eletto, il candidato di Italia Viva sarebbe il secondo presidente della regione Puglia dichiaratamente gay. Il tacco dello stivale è stato infatti governato per 10 anni da Nichi Vendola, sul quale Scalfarotto spende delle parole di stima: «Penso ci sia una grande differenza tra i dieci anni di Nichi Vendola, che io considero un’ottima esperienza di governo, e questi cinque di Michele Emiliano».

Ivan Scalfarotto è inoltre il firmatario di una delle proposte di legge contro l’omotransfobia che sono confluite nel ddl Zan e che a breve – si spera – verrà discussa alla Camera dei Deputati. In tema di omotransfobia, Emiliano ha ricevuto molte critiche durante il suo mandato per non aver trovato all’interno della maggioranza i numeri per approvare il testo regionale contro l’omo-bi-transfobia, rimasto in un cassetto per anni, sebbene il presidente abbia sempre espresso il proprio sostegno ai diritti LGBT+.

Riguardo l’omosessualità di Scalfarotto, la notizia è stata spunto per numerosi commenti sessisti e a sfondo omofobico su Twitter. Un utente (con l’immancabile emoji della bandiera italiana) lo definisce un «uomo inutile alla società, con una vita disordinata e fallita», e qualora ci fosse qualche dubbio sul significato di quel “disordinata”, aggiunge: «hanno già fatto una volta l’errore con Niki Vendola». Un altro scrive: «Dopo Vendola, abbiamo Scalfarotto. La Puglia deve essere la regione dei ric**ioni». E ancora: «Dopo Vendola (e Crocetta in Sicilia) sarà la volta di Scalfarotto.

Sebbene sia stato sdoganato da Vendola 15 anni fa, un presidente di regione omosessuale è un’eventualità che qualcuno fa ancora fatica a digerire.