TDoR 2020, l’appello di Eleonora Magnifico: «Regione Puglia deliberi presto la legge sui farmaci ormonali»

Eleonora Magnifico, artista e attivista transgender, celebra il TDoR, Transgender Day of Remembrance, con un appello rivolto alla Regione Puglia affinché la vita delle persone trans possa migliorare a partire dall’aspetto economico e sanitario.

«Il percorso di riappropriazione e determinazione delle nostre identità esiste la possibilità di un percorso ormonale, lungo e costoso – sottolinea Eleonora Magnifico – C’è una legge che in Puglia non è stata deliberata. Quindi ecco il mio appello. Un appello alla nostra regione nella fugura del Governatore e degli organi predisposti. Mentre si esulta perché l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso gratuito e garantito l’accesso a una terapia essenziale per la vita e la sopravvivenza delle persone transgender, vale a dire che i farmaci ormonali sono gratuiti, in Puglia le persone trans sono ancora costrette a pagare di tasca propria le cure costosissime, perché ad oggi non c’è ancora una delibera che lo consenta».

«Cosa grave per le persone trans che vivono spesso di precariato in un momento di crisi, reso ancora più complicato dal periodo in cui viviamo – aggiunge l’attivista – Chiedo che anche da noi entri subito in vigore questa legge, per un vivere più dignitoso e civile e garantire quindi un diritto necessario alla salute e al percorso preso».

L’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Covid-19 e le elezioni regionali 2020, con la giunta nominata soltanto questa settimana, hanno sicuramente rallentato l’iter che porta alla delibera; ma in occasione di una giornata come questa non possiamo che unirci all’appello della comunità trans che da tempo attende questo importante traguardo di civiltà.

Il presidente di Arcigay Salento e consigliere nazionale di Arcigay Pippi Todisco si unisce all’appello e aggiunge: «Facendomi interprete delle istanze della Comunità Trans Salentina, invito l’assessore Lopalco a valutare la possibilità di istituire un ulteriore centro di transizione, magari in modalità community based, a cavallo delle province di Lecce Brindisi e Taranto in modo da servire questi territori lontani fisicamente da Bari, favorire un maggiore accesso rimuovendo gli ostacoli economici e migliorare così la qualità della vita delle persone T del Salento».

L’importanza di celebrare il Transgender Day of Remembrance

«Il 20 novembre, in memoria di una donna trans che venne uccisa in America ci fu una veglia a lume di candela – spiega Eleonora Magnifico – Da allora in tutto il mondo si celebra il TDoR, in cui si ricordano le persone trans vittime di violenza. Una violenza che non cessa i casi sono ancora tanti nel mondo e quindi non si ferma la discriminazione e dell’intolleranza, che porta spesso le persone trans a vivere nell’oblio o relegate a luoghi comuni e stereotipati purtroppo. Ricordando anche molte vittime locali, voglio denunciare o meglio fare appello alla regione Puglia».

Come abbiamo evidenziato nel nostro articolo di approfondimento sul TDoR 2020, l’Italia è maglia nera in Europa per il numero di vittime dell’odio transfobico: da solo il nostro Paese conta quasi la metà degli omicidi nei confronti di persone trans all’interno dell’Unione Europea.

«Abbiamo il dovere di tenere alta la guardia in ogni ambiente in cui si esplica la nostra vita sociale – dichiara Todisco – in modo da far capire che solo attraverso l’emancipazione culturale che porta all’ accettazione e alla valorizzazione delle differenze della società è possibile prevenire la violenza e la discriminazione. Dobbiamo partire dalle cose più immediate, come per esempio l’utilizzo corretto del linguaggio di genere, studiare delle strategie per favorire l’inserimento lavorativo, facilitare l’accesso ai percorsi di transizione, per arrivare alla piena garanzia di ogni diritto a tutt*».

«È ora che le cose cambino – aggiunge il presidente di ACQUE Luca Parente – Lo dobbiamo ai nostri fratelli e alle nostre sorelle trans e, ancor più, lo dobbiamo ai cittadini del futuro, affinché non si debba parlare più di morti, violenze, abusi e discriminazioni».