Egitto, liberati tre dirigenti dell’ONG di Zaky. Il ricercatore rimane in carcere, dove dorme per terra

L’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), l’Ong per la quale collaborava Patrick Zaky, ha annunciato su Twitter la scarcerazione dei suoi dirigenti per ordine della procura. Il direttore esecutivo Gasser Abdel Razek, il direttore dell’unità di giustizia penale Karim Ennarah e il direttore amministrativo Mohamed Besheer erano stati arretrati a novembre con le solite scuse che si riservano a quanti percepiti ostili al regime egiziano.

Su Twitter si legge: «Secondo l’ex parlamentare Mohamed Anwar al-Sadat e altre fonti informate, tre funzionari di alto livello dell’Iniziativa egiziana per i diritti personali arrestati il ​​mese scorso sono stati rilasciati su cauzione dalla procura per la sicurezza di Stato oggi, giovedì 3 dicembre».

Tra gli scarcerati non c’è però il ricercatore dell’Università di Bologna. Patrick Zaky anzi si è visto rinnovare di ulteriori 45 giorni la custodia cautelare lo scorso 22 novembre dalla Corte penale del Cairo. La situazione in cui si trova lo studente resta purtroppo preoccupante. L’avvocata Huda Nasrallah è riuscita finalmente ad incontrare Patrick, il quale per la prima volta avrebbe accusato dolori fisici dovuti al fatto che da oltre 9 mesi dorme in una cella senza materasso.

La pagina Facebook Patrick Libero scrive: «Huda è rimasta sorpresa nel sapere che da quando è stato arrestato dorme per terra, cosa di cui non aveva mai parlato né si era mai lamentato prima, e l’unico motivo per cui lo ha fatto ora è che ha chiesto una pomata e una fasciatura di sostegno per la schiena, visto che soffre di mal di schiena». Continuano gli appelli e le richieste affinché il ragazzo possa tornare a casa.