Guida per trovare uno Sugar Daddy e tenerselo stretto

Quante volte ci siamo sentiti dire: «Ti vorrei, ti vorrei e anche l’anima mi venderei» o «Io per un’ora d’amore venderei anche il cuore»? Ecco, in questo periodo di crisi economica monetizzare la propria presenza non sarebbe poi così male.

Come fare? Con la nostra pratica “Guida per trovare uno Sugar Daddy e tenerselo stretto”!

Trovare uno sugar daddy

Se non sapete cos’è uno sugar daddy, partiamo male. È un uomo che paga in denaro, regali o viaggi per la compagnia di una persona.

Esistono siti specifici a cui rivolgersi per trovare un uomo benestante che ci riempia di attenzioni e regalie varie.
Certo, questo implicherebbe una grossa perdita di tempo per registrarsi, scegliere un’identità dignitosa e delle foto adatte. Già uno ha la palestra, l’estetista e gli amici, il tempo per cercare online è tempo sprecato, molto meglio cercare dal vivo.

Lasciamo perdere le discoteche. A meno che il biglietto d’ingresso non superi i 40€ si tratta di persone del nostro stesso tenore di vita e noi puntiamo al top. Iniziamo a frequentare quei posti in città rinomati per essere frequentati dalla gente bene. I ricchi stanno con i ricchi e i poveri stanno con i poveri, ricordiamolo sempre.

Sediamoci a tavolino con un amico o un’amica e prendiamo una bottiglietta d’acqua da versare in un bicchiere da Martini. In questo modo potremo studiare l’ambiente di caccia in tutta economia. Una volta trovati gli uomini giusti (che solitamente indossano camicie bianche appena stirate e pantaloni blu fatti su misura), bisogna farsi notare. Niente risate alla Francesca Cacace o sguardi attraenti alla Valeria Marini. Sorridete loro, siate seducenti, lasciatevi guardare.

A questo punto, se non ha notato la bottiglietta d’acqua, il potenziale paparino si sarà avvicinato a voi e si sarà presentato. Qualora non l’avesse fatto, passategli vicino prima di andare a pagare e fate cadere qualcosa inavvertitamente vicino a lui. Se la raccoglie il gioco è fatto. Il trucco ottocentesco del fazzoletto funziona ancora.

Una volta avuto il suo nome cercatelo sui social. Nove volte su dieci sarà solo figlio di un uomo ricco, una persona non indipendente economicamente. Scartatelo. Assicuratevi che sia una persona con un buon tenore di vita e aspettate. Se avete fatto colpo sarà lui a contattarvi. In questo caso siate cordiali e accomodanti e cercate di carpire con delicatezza se il viaggio a Tokyo fosse il sogno della sua vita o la routine. Nel primo caso ripartite da un altro locale.

Come approcciarsi a uno sugar daddy

Uno sugar daddy cerca qualcuno da viziare, coccolare e riempire di attenzioni, ma non qualcuno che lo spolpi. O, almeno, uno che non lo faccia in maniera plateale. Fatevi vedere indipendenti, ma non troppo. Deve capire che abbiamo bisogno del suo aiuto, non che siamo disperati alla ricerca dell’elemosina. Non ci dobbiamo accontentare delle briciole, mai. Noi vogliamo una cena completa.

Dimostratevi sempre presenti, quando lui vi cerca. Niente facce annoiate o occhi rivolti al cielo. Ricordiamo che è il suo conto in banca ad esserci simpatico: è con lui che stiamo uscendo. Se è uno abituato ad avere degli sugar boy, il gioco sarà molto più semplice. Si parla chiaramente sin da subito e si prendono i giusti accordi. Ricordatevi di inserire il mio IBAN tra i sistemi per la ricezione dei pagamenti.

Se, invece, è semplicemente una persona molto generosa (e lo si capisce da quante volte mette mano al portafogli) bisogna assicurarsi che lo sia soprattutto con noi.

Come tenersi stretto uno sugar daddy

In generale gli sugar daddy sono attratti dalla bellezza e dalla giovinezza. Mi dispiace over 30, non c’è spazio per voi nel mondo degli sugar babies. Risulta indispensabile una cura maniacale del proprio corpo. Attenetevi alle mode del momento, se va il pelo curate il pelo, se va il glabro deforestate anche la Foresta Umbra. Siate perfetti in ogni occasione: lui è il vostro bancomat, ma voi siete il suo trofeo.

Per la parte culturale molto dipende dalla persona che vi coccola. Alcuni vogliono qualcuno a cui insegnare che Amanda Lear era la musa di Dalì, altri vogliono qualcuno che non sappia nemmeno che faccia abbia Amanda Lear ma che conosca tutto del Surrealismo. Adeguatevi.

Non parlate di argomenti pop o trash. Con molta probabilità saranno boomer che non sapranno neanche di chi si parla. Dimostrate di essere sempre sul pezzo, invece, su viaggi, ristoranti di lusso e accessori alla moda. Dopo tutto, è questo che ci interessa veramente.

Mai e sottolineo mai innamorarsi del proprio sugar daddy. Amare implica comprensione e noi non vogliamo assolutamente comprendere come mai non possa portarci in Uganda a vedere i gorilla di montagna. Ricordate sempre che un giorno potrebbe finire questo magico sogno. In tal caso cercate di farvi sposare e intestare metà delle proprietà.

E se non ci riesco?

Mai pensare di non poterci riuscire. Esisterà sempre qualche disperato alla ricerca di compagnia a buon prezzo. Dovrete abbassare il cachet, certo, adattarvi a voli low-cost e a ristoranti meno rinomati, è vero, ma è la legge del mercato.

E se non ci riusciste neanche così, ricordatevi del piano B: diventate voi l’uomo ricco. Meno generoso di quelli a cui puntate, ovviamente.

 

[Il presente articolo è da intendersi, naturalmente, in chiave ironica]

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