«Vi racconto come ho trovato l’amore della mia vita in una sauna gay»

Tra le tante fantasia da realizzare non appena le vaccinazioni avranno raggiunto numeri che ci permetteranno una tregua dalla pandemia di Covid-19, c’è quella di tornare a popolare i luoghi di cruising, come le saune. Ne abbiamo parlato nel corso dell’ultima puntata di QweerTea nelle nostre Instagram stories, ma quello che per molti è il rifugio dove trovare un momento effimero e spensierato di piacere carnale, per altri è stato il teatro di un colpo di fulmine.

Potremmo definire così quello tra Stefano e Federico (nomi di fantasia), una coppia di nostri lettori che, dopo essersi incrociati all’Illumined di Milano ed essersi goduti un momento di intimità senza aspettarsi implicazioni di tipo sentimentale, oggi sono fidanzati da due anni e hanno grandi progetti per il loro futuro, al tal punto che hanno acquistato una casa insieme.

Stefano aveva un matrimonio con una donna alle spalle, durante il quale ha avuto due figli, quando una sera ha deciso insieme ad alcuni amici di passare una serata in via Lecco a bere qualcosa. Dopo qualche gin tonic e con i freni inibitori rilassati, la compagnia ha deciso di spostarsi al circolo gay, dove si sono seprati, ognuno alla ricerca della propria fugace avventura. Stefano si lancia subito verso il naked bar, dove tra le poche persone presenti incontra quello che sarà il suo futuro compagno.

La conoscenza non è però, inizialmente, di tipo intellettivo. «Senza troppo romanticismo» i due si appartano, si annusano e si abbandonano l’uno all’altro. Saranno gli amici, più tardi, a mettere fine a questo momento, ma Federico, che si era presentato con un nome falso, decide che valeva la pena di rimanere in contatto con quel bel ragazzo con cui aveva avuto una bella intesa e gli lascia il proprio numero di telefono.

Senza l’alcol e la foga di quella sera, i due si risentono qualche giorno dopo, dando vita a uno scambio di messaggi che fa capire loro che quell’intesa non era solo fisica. Dopo pochi mesi Stefano, che viveva a Brescia, decide di trasferirsi a Milano e iniziare una convivenza con Federico. «Può sembrare forzato e frettoloso ma di fatto non abbiamo sentito pressione – ci racconta – è stato tutto naturale, come se fossimo famiglia da anni. Anche i miei figli sono a loro agio con lui», ma «questa intervista non la leggeranno mai» aggiunge ridendo.