Il Trans Day of Visibility secondo le persone trans: «Un giorno non ci basta»

Oggi, 31 marzo, si è celebrato il Trans Day of Visibility, una giornata internazionale per dare visibilità alle persone trans, spesso invisibilizzate dai media e vittime di discriminazione nel quotidiano. Le persone trans sono quelle che più di tutte, all’interno della comunità LGBT+, fanno fatica a ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Questo a causa dei forti pregiudizi nei loro confronti, alimentati da una pessima informazione e, in parte, dalla politica.

Sono ancora poche le persone trans nel mondo dello spettacolo e della politica in Italia. Sono poche le persone che riescono a raccontare il proprio vissuto nei media. Spesso a parlare di diritti trans in TV, sui social, nei convegni, sono persone cisgender. Abbiamo deciso, quindi, di riportare le loro istanze, quelle di attivistə trans, avanzate oggi in occasione di questa giornata a loro dedicata.

«Siamo visibili perché non indossiamo maschere di ipocrisia ma siamo anche trasparenti perché mostriamo fuori ciò che siamo dentro», ha scritto Vladimir Luxuria, sottolineando il coraggio delle persone trans che fanno coming out e vivono la propria vita senza reprimere la propria identità di genere.

Gianmarco Negri, primo sindaco trans d’Italia, ha ricordato che «la visibilità è libertà e che ogni persona ha il diritto di parola, il diritto di vivere gli spazi di questo mondo che sono condivisi e sono solo dati in prestito, non sono i nostri». Il primo cittadino di Tromello ha poi osservato come la costrizione di restare in casa, a causa della pandemia di Covid-19, è qualcosa di noto per le persone trans. «Per la maggior parte delle persone questa è stata una novità assoluta – ha scritto – In realtà, per alcune persone della mia famiglia LGBT+, questo è uno status di costrizione fin troppo conosciuto perché da una vita son prigioniere nelle proprie case o nei propri corpi».

 

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La cantante e attivista Eleonora Magnifico ha ribadito che le persone trans non sono “nate in un corpo sbagliato”, come spesso si sente dire. «Io sono nata in un corpo che si evolve – ha affermato – attraverso la consapevolezza di un’ identità precisa, accettata, cercata, voluta e ritrovata. Ho vissuto il mio corpo, prima e adesso, perché il mio corpo ha sempre rappresentato la mia identità di persona transessuale, prima e dopo la mia decostruzione, soprattutto intellettuale,e e voglio rispettarlo e non rinnegarlo».

La presidente di Arcigay Napoli, Daniela Falanga, ha raccontato di aver sentito una donna trans affermare di non voler essere intesa come tale. «Proprio oggi ho risentito che essere trans può rappresentare una negazione alla propria autenticità, come se questo potesse scardinare l’essere uomo o donna – spiega – Io rivendico, invece, di essere una donna Trans e di aver iniziato, insieme a tantissime altre persone che ci mettono la faccia, i corpi e i pensieri, una rivoluzione di orgoglio e consapevolezza che cambierà il mondo fino a proiettarlo nella libertà assoluta e sana di ogni essere vivente».

Proprio qualche minuto fa, 31 marzo 2021, Giornata della visibilità trans, ho sentito dire da una persona di non voler…

Pubblicato da Daniela Lourdes Falanga su Mercoledì 31 marzo 2021

Il content creator Francesco Cicconetti ha raccolto in un’infografica alcuni consigli su come essere unə buonə alleatə delle persone trans. Tra questi alcune pratiche da non fare, dall’outing al deadnaming, passando per il misgendering e l’utilizzo di luoghi comuni nei discorsi. «Questa giornata, per me, non rappresenta solo un momento per soffermarci sulle discriminazioni che ancora subiamo – precisa – ma è anche e soprattutto un elogio alla bellezza e vitalità che c’è dentro a questa comunità, che è infinitamente sfaccettata. Il termine “transgender” è ancora legato ad un’immagine stereotipata, ancora ci si aspetta che una persona trans sia fatta in un certo modo, che sia “riconoscibile”».

 

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«Che il giorno della visibilità trans non sia solo uno dei tanti giorni per fingere di interessarsi delle persone trans – è anche l’auspicio di Storm Turchi di Trans Media Watch Italia – Sono una persona trans, non-binaria, agender. Non sarei qui, oggi, se non avessi avuto i soldi per pagarmi la chirurgia all’estero. Dovete darci l’autodeterminazione perché ci state uccidendo prima di accedere ai servizi».

Che il giorno della visibilità trans non sia solo uno dei tanti giorni per fingere di interessarsi delle persone trans….

Pubblicato da TMW Italia su Mercoledì 31 marzo 2021

A pochi mesi dal prorpio coming out, Daphne Bohémien ha pubblicato un bellissimo scatto in compagnia dell’artista Yuri. Entrambə, ma in modo diverso, trans e genderqueer, Yuri e Daphne posano mostrando con orgoglio i propri corpi. «Un giorno non ci basta – scrive la content creator – Che brucino l’eterocisnorma, il pensiero eterosessista e cissessista. Che bruci anche l’eteropatriarcato insieme al binarismo di genere. Siamo prontə alla rivoluzione, siamo prontə ad amarci tanto e forte tra queste ceneri. Siamo una coppia, siamo persone orgogliosamente trans e non abbiamo intenzione di chiedere il permesso a nessunə».

 

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