Foto: RTV Slo

Tuiach osanna la violenza omotransfobica polacca: «Veri cattolici»

Ancora affermazioni omotransfobiche da parte da Fabio Tuiach; questa volta, il consigliere comunale triestino elogia sui social la “cattolicissima” Polonia. Con due post pubblicati ieri sera sul social VK, infatti, ha voluto rendere merito a due gesta violente nei confronti della comunità LGBT+. «Onore alla Polonia – scrive il politico di estrema destra – Uno degli ultimi Paesi veramente Cattolici in Europa con i camerati in Parlamento che difendono il cattolicesimo e l’ordine naturale».

Il consigliere, riprende per questo post, una vicenda accaduta nel 2013. Julita Wójcik, artista e attivista LGBT+ polacca, aveva posto al centro di piazza Zbawiciela a Varsavia un arcobaleno costituito da migliaia di fiori sintetici. L’opera, tuttavia, non è stata apprezzata dai movimenti cattolici polacchi che hanno deciso di incendiarla più volte.

Nel secondo post, invece, Tuiach esalta la violenza della polizia polacca nei confronti dei cittadini LGBT+ presenti a un Pride. «Benvenuti in Polonia! – scrive il leghista – Paese UE ancora cattolico dove non si accolgono migranti che fuggono da Paesi omofobi. Perché quando si fanno i gay pride i manifestanti vengono riempiti di botte. Lì la croce non si è rovesciata come qui da noi, ma loro nascono dall’anticomunismo e sono tornati veramente Cattolici!».

Anche in questo, pur di fare propaganda omofoba, il consigliere ha scelto una notizia datata. Tuiach ha infatti allegato al suo post di elogio alla violenza, un video risalente al Pride del 2019, in cui alcuni ultrà omofobi con la compiacenza della polizia, picchiarono i manifestanti.

Le politiche anti- LGBT polacche sono tuttora in vigore. Sono ancora numerose, infatti, le città della Polonia che si dichiarano orgogliosamente “LGBT-free”, in barba alle direttive UE. La violenza contro le persone appartenenti alla comunità LGBT+ è all’ordine del giorno e un rappresentate delle istituzioni dovrebbe deprecarla, non osannarla. L’ex pugile e fervente cattolico Tuiach, però, non perde occasione per esaltare la sua omofobia, arrivando a pubblicare notizie datate pur di sostenere la sua tesi. Per quanto tempo dovremo ancora tollerare gli intolleranti?

 

 

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