Onda arcobaleno: i candidati LGBT+ eletti alle amministrative 2021

Le elezioni amministrative 2021 sono state da record per quanto riguarda l3 candidat3 LGBT+. Sebbene non sia facile quantificare quante siano le persone omosessuali, bisessuali e transgender che hanno partecipato attivamente alle elezioni in tutti i 1349 comuni chiamati al voto, l’impressione che si è avuta durante la campagna elettorale è che si confermi il trend crescente dell3 candidat3 che abbiano fatto coming out e che si dedicano alla politica: un risultato impensabile fino a pochi decenni fa. E molte di queste persone sono state elette: scopriamo quali.

A Milano sono almeno due i candidati che escono vincenti da queste elezioni: Michele Albiani, in lista con il PD, è stato eletto per la prima volta al consiglio comunale con 1474 voti, mentre Michele Stimola sarà consigliere al Municipio 9 per la Lista Beppe Sala Sindaco. «Un risultato straordinario, stratosferico, davvero OLTRE L’ARCOBALENO che al momento permette di piazzarmi 9º su 20 eletti del PD Milano, ma aspettiamo i dati ufficiali del Ministero – ha commentato Albiani, già rinominato il “sindaco di Porta Venezia” – Non immaginate la commozione. Spero con tutto il cuore di non deludervi. Faremo cose grandi, di nuovo, insieme».

A Torino non occorre attendere il ballottaggio per assicurare la riconferma dell’attuale vicecapogruppo del PD, nonché mamma arcobaleno, Chiara Foglietta, che ottiene ben 2129 voti. «Un risultato pazzesco che mi riempie il cuore – ha commentato – Ho sentito la vostra forza e vicinanza. […] Felice che la coalizione di centro sinistra e Lo Russo abbiano raggiunto il 43,8%, contro ogni aspettativa. Ora non molliamo che il traguardo non è ancora raggiunto!». Ottimo risultato in chiave diritti LGBT+ anche quello di Maria Grazia Grippo, che rimane in consiglio comunale grazie alle 1231 preferenze.

Ottime notizie anche da Bologna, dove Roberta Li Calzi viene riconfermata nella lista del PD grazie alle 961 preferenze ottenute. Bisognerà invece aspettare l’ufficialità dell’ingresso in giunta di Emily Clancy – la più votata in città – per assicurare l’elezione della storica attivista transgender Porpora Marcasciano, candidata con Coalizione Civica per Bologna Coraggiosa Ecologista Solidale. Sempre sulla scia del movimento Emilia-Romagna Coraggiosa, a Rimini è stato eletto con 246 voti il presidente e fondatore di Arcigay Rimini. «Sono felice di aver partecipato con Rimini Coraggiosa alla sconfitta netta delle destre, sconfitta tra l’altro di livello nazionale che smentisce la narrazione sovranista di Lega e FDI – ha dichiarato – Il mio impegno, come è sempre stato, sarà quello di difendere l’equità sociale e l’affermazione dei diritti, in un’ottica di vantaggio generale per tutta la società».

Il Partito Gay, che non riesce a decollare nelle grandi città, riesce ad eleggere dieci consiglieri comunali nelle province, di cui tre a Morterone, in provincia di Lecco, e due a Valnegra, nel bergamasco. «Da oggi esistiamo, da oggi non si potranno voltare dall’altro lato perché “non siamo una priorità” – si legge in una nota del partito fondato da Fabrizio Marrazzo – da oggi inizieremo a fare i “fatti”, battendoci per i diritti degli LGBT+, ma anche per uno Stato più ambientalista, solidale e liberale!».