Come suggerivano alcuni rumors nei giorni scorsi, Torino la spunta su Milano, Bologna e le altre, aggiudicandosi l’onere di ospitare l’Eurovision Song Contest, il più grande evento non sportivo al mondo. L’ufficialità della notizia, a pochi giorni delle elezioni, sembra confermare l’ipotesi che il ritardo dell’annuncio della città ospitante sia stato condizionato dalle elezioni amministrative, che nel capoluogo piemontese ha visto il M5S – che attraverso la sindaca Appendino aveva presentato la candidatura – escluso dal ballottaggio.
A favorire la città sabauda rispetto alle altre è stato sicuramente il Palasport Olimpico, una struttura in grado di poter accogliere i numerosi spettatori provenienti da più di 40 Paesi e un’ampia sala stampa, nella quale giungeranno circa mille giornalisti e blogger. Torino ha poi acquisito credibilità ospitando un altro importante evento, le ATP Finals di tennis, ed è diventata logisticamente più strategica grazie all’apertura di un hub Ryanair.
Per la grande storia di inclusività dell’Eurovision Song Contest, si tratterà di una grande occasione per il movimento LGBT+ italiano per sensibilizzare rispetto ai temi di cui si fa promotore e che sono in linea con la rappresentazione andata in onda nelle ultime edizioni, dove tra gli altri hanno trionfato la drag queen Conchita Wurst, il cantautore dichiaratamente bisessuale Duncan Laurence e l’energia queer dei Maneskin.
Per quanto riguarda la conduzione, sembra certa la presenza di Alessandro Cattelan che, stando a una notizia lanciata nelle ultime ore ma che non ha avuto conferme ufficiali, dovrebbe essere accompagnato da Mika. Potrebbero non essere gli unici presentatori della kermesse eurovisiva: tra i nomi più accreditati quelli di Milly Carlucci e Chiara Ferragni.
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