Ddl Zan, il Comune di Maruggio lo “applicherà” con un’ordinanza

Il  Senato ha bocciato il ddl Zan, ma il sindaco di Maruggio lo applicherà nel suo Comune attraverso un’ordinanza. Con l’ordinanza 40 del 9 novembre, infatti, il Comune della provincia tarantina ha vietato su tutto il suo territorio qualsiasi atto discriminatorio.

«Chiedo scusa per tutte le volte che da bambino ho preso in giro un disabile – scrive il primo cittadino Alfredo Longo – Per tutte le volte che da ragazzo ho usato la parola “ric**ione” come un’ingiuria. Per tutte le volte che ho fatto un sorrisino ebete nel vedere passeggiare un uomo (o una donna) con un’identità di genere diversa dalla mia!».

«Omofobi non si nasce, si diventa! – continua – È un pregiudizio che ha radici profonde. Prende forma fin dai primi anni di vita, quando la famiglia, la scuola e la società in genere, non ti educano alla diversità. Affermando il principio che ciò che è diverso è sbagliato! La nostra Campomarino da decenni ospita con orgoglio diverse persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender-transessuali, queer ed intersessuali. Pur non attivo il decreto Zan, qui vige l’Ordinanza Longo».

Già la scorsa estate Campomarino, marina del comune di Maruggio, aveva dimostrato il suo sostegno alla comunità LGBT+. Tra le strade della cittadina, infatti, comparve una luminaria che celebrava la comunità arcobaleno e l’amore in tutte le sue forme. Con la nuova ordinanza, però, le persone LGBT+ si sentiranno ancora più le benvenute nel comune pugliese, da decenni meta per le vacanze arcobaleno.

 

L’ordinanza Longo contro le discriminazioni

Il primo articolo, infatti, vieta «di avviare azioni di propaganda di idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, istigazione a delinquere e atti discriminatori e violenti per motivi razziali, etnici, religiosi o fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità». Il secondo articolo dell’ordinanza, invece, vieta «ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità».

Il plauso di Arcigay Salento

«Ringraziamo pubblicamente il Comune di Maruggio e il Sindaco Alfredo Longo per aver dato un sostegno concreto alla nostra comunità – scrive in un comunicato, Giuseppe Todisco, presidente di Arcigay Salento – Attraverso l’adozione di questa ordinanza si vieterà, tra le altre cose, agli omofobi di esprimersi su quel territorio».

«È un passo importante verso la costruzione di una società che elimina alla base le distanze tra individui e ne riconosce pubblicamente le differenze dandone valore. – conclude la nota –  Speriamo che sia un esempio imitato in molte realtà territoriali, e sia la forza propulsiva per smetterla di giocare al risiko parlamentare con le nostre soggettività».