Lo scorso sabato Mirko, un ragazzo di 21 anni, ha subito un’aggressione omofoba da parte di cinque ragazzi armati di coltello a Roma, vicino al Colosseo. Stando al racconto della giovane vittima, il branco, oltre ad averlo aggredito verbalmente, sarebbe passato a vere e proprie minacce di morte.
Attorno alle 05:30 di sabato 13, Mirko si trovava nella gay street romana, il quartiere con locali LGBT+ friendly all’ombra del Colosseo. Proprio nelle strade in cui si sarebbe dovuto sentire più a sicuro, ha subito l’aggressione di un gruppo di coetanei omofobi. «Ti tagliamo la gola, fr**io di m**da», «Ti tagliamo un orecchio», «Ti spacchiamo». Queste sono solo alcune delle minacce che il giovane ragazzo ha subito. Minacce non del tutto infondate dal momento che, secondo la testimonianza della vittima, i cinque aggressori avevano un coltello.
L’aggredito è fortunatamente riuscito a scappare dalle grinfie dei suoi carnefici e ha sporto regolare denuncia presso il commissariato di San Giovanni. «La mia piena solidarietà a Mirko – commenta l’episodio Fabrizio Marrazzo, portavoce del Partito Gay – Devo rilevare che ancora una volta vediamo che gli aggressori sono gli stessi che seminano odio e minacciare sul web. Sempre più sentendosi impuniti, passano dai social alla strada».
«Per questo è importante estendere il reato di propaganda di odio anche verso la comunità LGBT+ – continua il politico – Istituendo tale reato, si potrebbero identificare e fermare molte persone che disseminano odio e che sentendosi impunite possono passare dalle parole ai fatti. Chiedo pertanto al Premier Draghi di fare subito un decreto che estenda la legge contro il razzismo anche alle persone LGBT».
«Il messaggio che voglio lanciare con la mia denuncia è che la politica ci deve ascoltare – ha commentato la vittima – Per essere gay rischiamo costantemente la vita e viviamo nel terrore. Anche noi omosessuali abbiamo il diritto ad essere tutelati».
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