Si parla spesso della generazione Z come la fascia d’età che vive la propria identità e la propria sessualità in modo fluido, sfuggendo dagli schemi e dagli stereotipi, dalla rigidità di un binarismo che banalizza le sfumature dei possibili modi di essere, di amare e di provare attrazione fisica. Ma nella casa del Grande Fratello VIP 6, a toccare questo tema sono due concorrenti over 40, Barù ed Eva Grimaldi, che in due diverse occasioni hanno esplicitato il loro non identificarsi nell’orientamento sessuale dato per scontato dagli altri inquilini.
Il nipote di Costantino della Gherardesca ha parlato di fluidità di genere in seguito a un’infelice battuta di Nathalie Caldonazzo. Infatti, alla frase «Gli uomini stanno passando all’altra sponda» uscita dalla bocca dell’atrice, Barù ha ribattuto con quello che a molti è sembrato un coming out. «Infatti io sono fluido. Prendo quello che viene – ha detto l’ex di Victoria Cabello – Nel senso che mi piace l’anima delle persone, ma avrei il problema con l’uccello». Un’affermazione fatta con leggerezza, ma comunque piuttosto coraggiosa in uno show popolare come il GF VIP.
Anche la 60enne Eva Grimaldi ha rotto gli schemi con una confidenza a Giucas Casella, anch’egli protagonista di un coming out nel reality. L’attrice veneta ha infatti rivelato di non definirsi lesbica, in quanto non ha mai provato attrazione per le donne, fatta eccezione per sua moglie, Imma Battaglia.
«A me non manca niente – ha raccontato la gieffina – Mi sento di più una donna completa adesso, che sto con una donna, che prima. I primi anni che stavo con Imma, mi chiedevo: “Sono arrivata a 50 anni e non avevo capito niente? Sono lesbica e mi piacciono le donne?”. È brutto pensare che ho sbagliato tutto nella mia vita. Allora, guardavo le donne e pensavo: “Belle, ma anche no”. Poi, guardavo un uomo e dicevo: “Però, belle spalle”. Mi piaceva la persona».
Quella del racconto di Eva, così come quello di Barù, sembrerebbe la definizione di pansessualità. Ma spetta ai due comprendere le proprie sensazioni e autodefinirsi. Sperando che la questione non venga, ancora una volta, semplificata e distorta al servizio della narrazione da prima serata, la cui conduzione in altre occasioni è apparsa del tutto inadeguata.
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