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Rivoluzione a Miss Drag Queen Italia: concorso aperto a tutti i generi

A seguito di un acceso dibattito tra le drag queen italiane, il concorso Miss Drag Queen Italia diventerà più inclusivo. Dall’edizione di quest’anno, infatti, potrà partecipare chiunque al concorso, a prescindere da sesso, età, identità di genere e orientamento sessuale.

La polemica

Ma facciamo un passo indietro. Qualche giorno fa, sotto il post della drag Simona Sventura che annunciava l’apertura delle selezioni per il concorso per l’Emilia Romagna, il foxy boy Matteo Miglio ha chiesto se Miss Drag Queen Italia quest’anno sarebbe stato aperto anche a drag king e bio queen.

A rispondere al ragazzo la drag queen La Wanda Gastrica che, dopo un rapido consulto con le altre madrine della competizione, ha annunciato che le regole sarebbero rimaste invariate. Niente di diverso dalla drag queen interpretata da un uomo gay cis, dunque.

Appresa questa notizia lo scenario drag italiano si è diviso in due fronti. Se da un lato c’era chi difendeva il regolamento del concorso, sostenendo la rigidità dello stesso, dall’altro c’era chi auspicava a una necessaria evoluzione dello show.

Le parole di Ava Hangar

In quest’ultimo gruppo la Miss Drag Queen in carica Ava Hangar (ricordiamo che Penelope Please ha vinto un premio extra-ordinario). «Penso che in tutto questo periodo di lockdown avrebbe fatto bene andare un po’ più a fondo nell’argomento e nell’arte che si porta avanti, il drag appunto – ha scritto Ava in un post – E cancellare una volta per tutte l’idea che le drag siano maschi cis, possibilmente omosessuali, che muovono i fili di un personaggio femminile».

L’artista spiega dunque lo spirito che esiste dietro il mondo drag, ovvero il trasformarsi per ribellarsi alla normatività e al binarismo imposti. «Il relegare un concorso così importante come Miss Drag Queen Italia – continua – a chi detiene il “privilegio” è un messaggio negativo. L’arte drag non è mai stata appannaggio dei maschi, le “Bio Queen” non sono una novità, ma forse ci è sempre convenuto così».

«Il drag è tante cose. Gli andrebbe data la dignità e il rispetto che si merita, non dovrebbe essere solo un modo per sfogare la voglia di noi gheis di essere Favoloseh – conclude – È qualcosa di molto più profondo. Per questo mi rammarica che questa votazione sia stata liquidata con così tanta velocità. Detto ciò, lunga vita alla nostra arte e alla nostra lotta».

La decisione finale

Le parole di Ava Hangar hanno smosso ulteriormente le acque, con numerosə artistə drag. In tantə infatti, hanno sottolineato il paradosso che qualcosa nata per distruggere il concetto di genere sia condizionata dai genitali. A seguito delle numerose proteste e di una rivalutazione più attenta della questione, il comitato direttivo di Miss Drag Queen Italia ha deciso di aprire il concorso a tuttə.

«Solo i morti e gli stupidi non cambiano mai opinione – si legge nel comunicato – Il mondo si evolve e Miss Drag Queen non ha intenzione di rimanere indietro. Siamo quindi felici e molto orgogliosi di dare il benvenuto a “Miss Drag Queen Italia +, an Inclusive Idea”. Vi ricordiamo l’appuntamento del 6 agosto a Torre del Lago».

Tutto è bene, quel che finisce bene. Con questa importantissima novità il concorso sarà pioniere del cambiamento. Molti concorsi internazionali, anche storici, non accettano ancora partecipanti non gay e non cis, cancellando di fatto una fetta importante dell’arte drag. In Italia, grazie al dibattito costruttivo tra drag queen, nessunə verrà più dimenticatə.

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