Il Brasile rimuove il divieto per la donazione del sangue di uomini gay e bisessuali

La corte suprema brasiliana ha eliminato il divieto di 12 mesi di astinenza sessuale per la donazione di sangue da parte di uomini omosessuali e bisessuali.

La decisione, dopo 4 anni di lavori in tribunale, è stata presa con una votazione di 7 voti a favore e 4 contrari, sancendo la fine di quella che il presidente della corte suprema Edson Fachin ha definito un’offesa per la dignità umana degli uomini gay e bisessuali. Nel suo voto Fachin ha, infatti, scritto: «Lo stato anziché consentire a queste persone di promuovere il bene attraverso la donazione di sangue, limita indebitamente la solidarietà basata sul pregiudizio e sulla discriminazione».

Allineandosi alle altre nazioni che recentemente hanno eliminato il divieto di donazione, anche il Brasile ha dunque abbandonato la politica discriminatoria introdotta negli anni ’80, nel pieno dell’epidemia di HIV. Soddisfazione viene espressa dalle associazioni LGBT+ che vedono in questa decisione un passo avanti nella tutela dei diritti: in Brasile nonostante il matrimonio tra persone dello stesso sesso sia legalizzato, si assiste molto spesso a politiche discriminatorie.

Il Brasile non è il primo Stato a rimuovere o ridurre le restrizioni sul divieto della donazione del sangue da parte di uomini omosessuali e bisessuali da quando è scoppiata la pandemia di Covid-19. Nelle scorse settimane, il Paese governato da Jair Bolsonaro è stato preceduto da due altre nazioni che in questo momento sono guidate da esponenti che contducono politiche anti-LGBT: gli Stati Uniti di Donald Trump e l’Ungheria di Viktor Orbán.

Sebbene nel caso del Brasile si tratti di una decisione della corte suprema, fa riflettere che la consapevolezza che alla base di tale divieto ci sia una discriminazione senza fondamenti scientifici arrivi, in diversi parti del mondo, nel corso di un’emergenza sanitaria dopo svariati anni di battaglie. Una riflessione forzata? Auspichiamo, dunque, che dalle difficoltà di questo difficile momento storico si possa ricavare qualcosa di veramente positivo.