Omofobia di Ferragosto, aggressione in spiaggia: «Fr**io di me**a»

Come ormai da triste tradizione, il Ferragosto italiano si è colorato di omofobia. Questa volta a essere, suo malgrado, protagonista di un’aggressione omofoba è un volontario dello storico Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma, che ha denunciato l’accaduto in un post Facebook.

Era la notte tra il 15 e il 16 agosto, quando l’attivista LGBT e alcuni amici erano in spiaggia a Castiglione della Pescaia, in provincia di Grosseto, a bere delle birre. Dopo di loro è arrivato un gruppo di cinque aretini sui 30 anni, tra cui un conoscente di un ragazzo della sua compagnia, così questi si sistemano nelle immediate vicinanze, dove danno vita a un falò, contro le disposizioni regionali.

A nulla è servita la richiesta di spegnere il fuoco, avvertendo che sarebbero stati chiamati i Carabinieri, uno dei ragazzi aretini ha risposto con tono di sfida. Così il volontario del Mario Mieli ha reagito spegnendo il fuoco da sè con una bottiglia d’acqua. Da lì gli insulti omofobi: “fro**io di me**a, ric**ione, vai a prenderlo in c**o ric**one, succhiano il ca**o”.

A quel punto, il destinatario di quegli insulti ha chiesto di non essere attaccato per il proprio orientamento sessuale, venendo spintonato e ricevendo una manata in faccia da un altro della compagnia, dando vita a una rissa.

Alla fine questi ragazzi se ne sono andati, portati via dall’unico de gruppo con cui si poteva parlare civilmente.

«La cosa mi ha scosso. Non mi era mai successo – spiega la vittima – Un mio amico si è messo a piangere perché, cito: “nel 2020 non è possibile che accadano cose del genere”. Ahimè accadono. Io per ore ho avuto solo tanta rabbia in corpo, alimentata anche da un mio conoscente che mi sconsigliava le vie legali perché la montagna e il ragazzo coi baffi pare siano figli di avvocati».