Cyberbullismo ad Andria: una donna trans e un uomo fragile derisi in una catena WhatsApp

Una donna transgender e un uomo affetto da una condizione patologica che lo rende fragile, ritratti in un finto santino elettorale, sono diventati oggetto di scherno ad Andria, grazie a una catena di condivisioni WhatsApp che hanno fatto il giro della città. È quanto denuncia Scossa Civica, gruppo di azione politica che ha condannato l’episodio di cyberbullismo.

Le due persone ritratte nei fotomontaggi apparivano come candidati di una delle liste elettorali in corsa alle prossime elezioni comunali nella città pugliese, con il loro volto e il loro nome, seguiti da “detto” e il soprannome caricaturale con cui sono chiamati in città. Quella che a qualcuno sarà sembrata una goliardata ha raggiunto un’importante viralità sulla nota app di messaggistica, tanto che, come ci racconta Nadia Pistillo di Scossa Civica, quel messaggio è arrivato persino al loro gruppo e a sua madre, sebbene quest’ultima non abbia una vasta rete di contatti.

Probabilmente l’uomo ritratto in quei santini, a causa della sua condizione, non verrà mai a conoscenza dell’accaduto, ma la donna, che è stata messa al corrente, si è sentita offesa da quel gesto, arrivato dopo la sua partecipazione a un evento in città sulla tematica dei diritti LGBT+.

«È probabile che qualcuno abbia riso, qualcuno ha pensato che è un semplice scherzo o solo un gesto di cattivo gusto – si legge nella denuncia social – No. Non è nulla di tutto questo, è un atto violento e crudele di cyberbullismo ai danni di una donna trans, ai danni di un uomo fragile. Vi è un solo modo per rispondere a questo gesto infame: una condanna ferma, una presa di coscienza del degrado umano di alcuni e del necessario schierarsi a difesa di diritti che vengono lesi. Di questo si tratta, del colpire persone, calpestando la loro dignità e, insieme, anche la nostra».

«Davanti a questo non si deve tacere. Se non cambia la mentalità non cambierà mai il modo di vivere – aggiunge Nadia Pistillo – Per questo stiamo organizzando un incontro con Isabella Borrelli e supportando un altro incontro, organizzato da Arcigay, con Laura Boldrini. Si parla spesso di inclusività, ma bisogna fare tutti quanti un certo tipo di percorso e raggiungere una consapevolezza affinché tutti abbiano gli stessi diritti».