Milano, turpiloquio omofobo di una docente durante l’incontro LGBTQ+ con Papà per Scelta

Venerdì scorso, al Liceo Linguistico Manzoni di Milano si è tenuto un incontro, dal titolo “Famiglie arcobaleno e diritti LGBTQ+: a che punto siamo in Italia?”, tra gli studenti e l’attivista Carlo Tumino di Papà Per Scelta. Un corso, in cogestione, al quale ha deciso di intervenire una docente sebbene, per sua stessa ammissione, non fosse interessata all’argomento. Disinteresse che non l’ha, tuttavia, frenata nell’intervenire per avanzare un discutibile “contraddittorio” che è stato condannato sia dal relatore, che dagli studenti, dai lori genitori e da alcuni colleghi.

«La docente in questione – racconta Tumino in un post su Instagram – non soddisfatta di avermi messo in difficoltà davanti agli studenti parlando di lobby gay, chiedendomi se e quanto abbiamo pagato per diventare genitori, invocando il politicamente corretto per giustificare espressioni come “c**attone”, ieri si è esibita in uno show social ai limiti della violenza verbale con alcuni commenti totalmente fuori luogo». L’insegnante, infatti, venuta a conoscenza di un post di condanna pubblicato da alcuni studenti, è intervenuta definendoli «capre ignoranti, autoritarie e forcaiole».

«Credo che le parole che gli educatori scelgono per formare i ragazzi non descrivono sola la realtà, ma la creano – commenta Tumino – Ed è questo che mi inquieta. La totale mancanza di consapevolezza che certe espressioni, parole o domande possano ferire, offendere e umiliare. Credo che il compito di ogni insegnante sia quello di allenare il pensiero critico dei ragazzi, accompagnandoli a strutturare le proprie idee. Idee che possono essere anche essere divergenti, ma che mai devono essere influenzate dal proprio personale punto di vista».

Sulla pagina Instagram di Papà Per Scelta è stata pubblicata una mail da parte di un’altra docente del liceo, nella quale si scusa con il relatore dell’incontro, dicendosi «scandalizzata», «umiliata» e «offesa», e informandolo di aver sottoscritto, insieme ad altri colleghi, una lettera consegnata alla preside affinché vengano presi dei provvedimenti nei confronti della protagonista dello sgradevole episodio. Lo stesso auspicio è stato esplicitato dagli studenti.

 

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