Legge Zan, Lega e Forza Italia presentano il contro-ddl omofobia: meno tutele per tutti

È stato presentato oggi l’atteso – ma neanche poi tanto – ddl contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo del centrodestra, l’ultima trovata per affossare la Legge Zan già approvata alla Camera e, nel caso migliore, ridurre significativamente le norme di tutela nei confronti delle persone rispetto alla proposta del centrosinistra, eliminando tra le altre cose l’educazione nelle scuole e cancellando del tutto la comunità trans, nonostante quella italiana sia prima in Europa per il numero di vittime di omicidi.

Secondo il commento a caldo di Alessandro Zan, relatore del disegno di legge depositato più di un anno fa, in seguito a un lungo percorso di confronto con le altre forze politiche dell’ex maggioranza (M5S, IV e LeU) e delle associazioni LGBT+ e femministe, quello del centrodestra sarebbe un cavallo di Troia che avrebbe l’effetto di diminuire le tutele delle vittime di razzismo. «Il testo presentato dalla destra è un attacco alla Legge Mancino – scrive il deputato in un tweet Non solo cancella le tutele del ddl Zan, ma, prevedendo solo un’aggravante comune, diminuisce le tutele per i crimini d’odio razziale, etnico, religioso. Un vergognoso insulto ai diritti in pieno stile sovranista».

A firmare il testo sono la forzista Licia Ronzulli, che in una recente partecipazione al Maurizio Costanzo Show ha confuso l’identità di genere di un’ospita con il suo orientamento sessuale (costringendo Tommaso Zorzi a precisare la differenza tra le due cose), Matteo Salvini che ha più volte detto che in questo momento ci siano altre priorità, Paola Binetti, che ha paragonato in una recente intervista la giornata contro l’omo-lesbo-bi-transfobia al Carbonara Day, e Gaetano Quagliarello, che in passato ha parlato nei suoi interventi a Palazzo Madama della fantomatica teoria gender e che pochi mesi fa voleva accantonare la legge.

Il testo del disegno di legge “Disposizioni in materia di circostanze aggravanti nei casi di violenza commessa in ragione dell’ origine etnica, credo religioso, nazionalità, sesso, orientamento sessuale, età e disabilità della persona offesa”, d’iniziativa dei senatori Licia Ronzulli, Matteo Salvini, Paola Binetti, Gaetano Quagliariello

Articolo 1

1. All’articolo 61 primo comma del codice penale dopo il n. 1) è aggiunto il seguente:

“1-bis) l’aver agito in ragione dell’origine etnica, credo religioso, nazionalità, sesso, orientamento sessuale, disabilità nonché nei confronti dei soggetti che versano nelle condizioni di cui all’articolo 90-quater del codice di procedura penale;”.

Art.2

1. All’articolo 69 del codice penale, il quarto comma è sostituito dal seguente:

“Le disposizioni del presente articolo si applicano anche alle circostanze inerenti alla persona del colpevole, esclusi i casi previsti dall’articolo 99, quarto comma, i reati aggravati dall’articolo 61 n. 1-bis), nonché i casi previsti dagli articoli 111 e 112, primo comma, numero 4), per cui vi è divieto di prevalenza delle circostanze attenuanti sulle ritenute circostanze aggravanti, ed a qualsiasi altra circostanza per la quale la legge stabilisca una pena di specie diversa o determini la misura della pena in modo indipendente da quella ordinaria del reato.”

Art. 3

1. All’art. 69-bis del codice penale sono aggiunte, dopo le parole “procedura penale”, le seguenti: “e per i delitti aggravati dall’art. 61 n. 1-bis),”