Detroit Pride, irruzione dei neonazisti che strappano e urinano su bandiere

Sono stati dei momenti di grande tensione quelli immortalati e documentati sui social sabato scorso dai partecipanti del Motor City Pride di Detroit, la più importante manifestazione LGBT+ del Michigan.

Un gruppo di neonazisti, composto da circa una decina di membri del Movimento Nazional-Socialista (NSM), ha fatto irruzione nella parata arcobaleno. Gli uomini sono arrivati vestiti con delle uniformi nere, sventolando alcune bandiere con la svastica e intonando cori razzisti come “white power” e “pure Michigan”.

Gli uomini dell’estrema destra hanno dato vita a provocazioni che sono sfociate ben oltre i limiti del buon gusto. Oltre ai cori e al saluto romano, i contromanifestanti hanno strappato una bandiera arcobaleno, simbolo dell’orgoglio LGBT+, e urinato sopra alla bandiera di Israele, come dimostrazione del proprio antisemitismo.

Quello che ha fatto ulteriormente indignare i manifestanti presenti al Pride di Detroit, è stato il trattamento riservato dalla Polizia ai loschi individui, che sono stati scortati all’esterno della parata. «La nostra polizia dovrebbe proteggere noi – si sente urlare in alcuni video – come mai loro vengono protetti e noi no?».

Ulteriori proteste sono giunte quando è emerso che Burt Colucci, leader del NSM, lo scorso aprile aveva già pubblicato i dettagli della protesta sul social network russo VK. «Il NSM sarà armato e contromanifesterà contro quegli squilibrati – scriveva Colucci – Abbiamo detto alla polizia che non avevamo bisogno di loro e non li volevamo lì, ma hanno insistito».

Fortunatamente la violenza si è fermata a quella verbale e ai gesti simbolici e ripugnanti dei neonazisti, non c’è stata alcuna violenza a parte qualche spintone e nessuno ha riportato ferite.

 

Foto copertina: REUTERS

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