A Galliate il consigliere della Lega Gabriele Bocchino è unito civilmente

L’amministrazione leghista era contraria alle unioni civili, quelle degli altri

Le unioni civili dividono la giunta leghista a Galliate? È questo l’interrogativo nella cittadina alle porte di Novara, al confine tra Piemonte e Lombardia. Galliate è infatti amministrata dal partito di Salvini da oltre un decennio, con i due mandati consecutivi di Davide Ferrari che ha poi passato il testimone al neo eletto Claudiano Di Caprio, suo compagno di casacca.

Proprio l’ex sindaco Ferrari, quando nel giugno di 3 anni fa le unioni civili divennero realtà, rifiutò categoricamente di celebrarne alcuna, delegando il compito ad altri funzionari. Tra gli sposi arcobaleno ci fu però Gabriele Bocchino, insegnante di danza e titolare di un centro estetico in città, ora eletto consigliere nella nuova giunta, sempre in quota Lega.

Come conciliare quindi le posizioni del partito – storicamente di netto rifiuto verso ogni tipo di unione al di fuori della cosiddetta famiglia tradizionale – con quella personale di Bocchino, neo sposo e neo eletto per il Carroccio? Se sarà il segnale di una diversa apertura da parte dell’attuale sindaco Di Caprio, oppure solamente l’ennesimo, tragico esempio di incoerenza di una forza politica abituata a cambiare rotta in base alla convenienza del momento, sarà solo il tempo a stabilirlo.

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