Invisibilità delle lesbiche anche su Google: termine “lesbica” associato ai porno

L’account Twitter #SEOlesbienne e il sito di informazione francese Numerama hanno portato alla luce uno spiacevole inconveniente causato dagli algoritmi di Google.

A differenza dei termini “gay” e “trans” che davano come risultato della ricerca notizie e blog LGBT+, il termine francese “lesbienne” mostrava principalmente siti pornografici e foto esplicite, cosa che non accadeva per le ricerche in lingua inglese del termine “lesbian”.

Numerama, ha inoltre scoperto che lo speciale banner del Pride Month di Google destinato a celebrare le persone LGBTQ avrebbe mostrato vari termini collegati ad esse come gay, bisessuale, queer ma non lesbica.

Grazie ai risultati di questa indagine, Google ha provveduto a togliere il Ban procedendo a sistemare l’algoritmo. Il problema, risolto in tempi rapidi, è stato celebrato con un tweet da parte di SEOlesbienne che recitava «Abbiamo vinto».

Pandu Nayak, ingegnere capo di Google Search in visita in Francia alla fine del mese di giugno, interpellato da Numerama ha dichiarato: «Trovo che questi risultati nella ricerca siano terribili, non ci sono dubbi. Siamo consapevoli che ci sono problemi come questo, in molte lingue e ricerche diverse. Abbiamo sviluppato algoritmi per migliorare questa ricerca, uno dopo l’altro».

Nayak ha sottolineato come un tempo anche i termini “girl” e “teen” venivano sfruttati dalle compagnie pornografiche per mostrare i loro contenuti e che quindi solo con un lavoro costante da parte dei tecnici tali cambiamenti potranno avvenire.

 

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