L’ex-gieffino definisce l’app di incontri gay un «contenitore orribile e inutile»
Vista la robusta presenza di discriminazione verso persone queer ed effeminate su Grindr, risulta una scelta azzardata quella di rubare delle foto ad Angelo Sanzio e spacciarsi per lui sulla celebre app di dating per rimorchiare. Ma questo è quello che è successo, stando al racconto del Ken umano ospite abituale dei salotti di Barbara d’Urso.
«In questo contenitore orribile pare ci sia un profilo che utilizza le mie foto e si spaccia per me – avvverte l’opinionista sulle sue storie di Instagram – Sappiate che non sono io e vi chiedo di segnalarmi qualsiasi uso o abuso possa essere fatto della mia immagine, soprattutto quando questa viene introdotta in contesti inutili come questo».
Parole dure, corredate dalla mascherina di Grindr con una croce sopra, quelle di Angelo Sanzio. Poteva forse avvisare i propri follower senza offendere, tra le righe, chi usa l’app di incontri senza fare del male a nessuno.
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