Don Mirco Bianchi torna ad attaccare le famiglie arcobaleno

La Chiesa Cattolica, si sa, è spesso una pluralità di voci. In merito all’omosessualità e temi affini se ne sentono di tutti i colori: da preti molto aperti e tranquilli a concentrati di omofobia. Spesso si ha l’impressione che sul web qualche sacerdote (o in generale qualche cattolico) vada giù pesante su tematiche LGBT giusto per avere un po’ di risonanza.

Oggi è il turno di Don Mirco Bianchi. Non ho ben capito quali siano i suoi meriti, oltre a recitare in diretta da qualche parte il Rosario di mezzanotte e a scagliarsi contro i diritti degli omosessuali in diverse occasioni; cercando su Google il suo nome e cognome ci si imbatte su una serie di notizie ma di informazioni personali nulla.

Il Don, con tanto di foto di un’Unione Civile officiata da Monica Cirinnà, pone un quesito sulle adozioni da parte di due omosessuali; ovviamente (non ci sorprendiamo) lui è contrario. Scorrendo i commenti ovviamente troviamo qualcosa di negativo, sul profilo di un sacerdote con posizioni non certo morbide mi pare scontato. Vediamo ad esempio i tweet di @EnricoAncillott, @Maryljacb, @cristinalaz e @VercesiErnesto.

Però il Don è stato anche sommerso di commenti ironici e anche favorevoli. Più che soffermarci sul marcio che ovviamente c’è ed è tanto, proviamo a guardare a volte il lato positivo. Esistono gli omofobi ma anche un nutrito gruppo di persone che sono accanto alla comunità LGBT e che ci difendono.

 

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