Denunciato il politico che ha fatto annullare lo show dei Drag Syndrome

Fare drag, è una questione di trasformazione, è una questione di libertà piena di espressione. Ma Drag Syndrome, va ancora un passo oltre: i suoi talentuosi artisti allargano i nostri orizzonti con la loro creatività e riescono, senza sforzo, a disarmare il pubblico con il loro profondo amore per la vita.

Queste sono le parole di Nicholay Nickolov, giornalista di Mashable, a proposito del gruppo di drag queens e kings Drag Syndrome, composto da ragazzi e ragazze affetti dalla sindrome di Down, che con la loro arte e fantasia hanno calcato i palchi più importanti di Londra, Stoccolma, Oslo e Montreal.

Ma tutte le favole, come sempre, devono pur avere un antagonista. In questo caso, il “Claude Frollo” (capo delle guardie ne “Il Gobbo di Notre-Dame”, uno dei personaggi più crudeli della storia del colosso Disney) della nostra storia si chiama Peter Mejier ed è un repubblicano del Michigan candidato al congresso.

Facciamo un piccolo passo indietro: la successiva tappa mondiale, nonché primissima data sul suolo americano, del gruppo drag inglese sarebbe dovuta essere la cittadina di Grand Rapids, in Michigan, presso l’anfiteatro Tanglefoot appunto.

Ma dopo che, la scorsa estate, questo evento venne pubblicizzato ci fu una reazione fortemente negativa da parte della comunità, Meijer su tutti, preoccupati del fatto che i membri del gruppo potessero essere stati costretti a esibirsi, senza effettivamente capire ciò che stava accadendo attorno a loro.

Questo ha portato agli eventi di settimana scorsa, quando l’Unione Americana per le Libertà Civili insieme al Dipartimento per i Diritti Civili del Michigan hanno sporto denuncia conteo lo stesso Meijier per discriminazione contro il gruppo di sensibilizzazione verso le disaabilità DisArt.

Questo, si spera, sarà l’inizio della rivoluzione per la scena LGBTQIA+ disabile. Per un tempo in cui nessuno debba lontanamente pensare ad una persona con disabilità come automaticamente incapace di intendere, volere o esprimersi attraverso l’arte. Perché a volte basta una scintilla, per scatenare l’incendio.

 

Foto dal sito ufficiale dei Drag Syndrome

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