Prodi dà la colpa ai diritti LGBT per le sconfitte del Partito Democratico

Ci son voluti tre decenni al centrosinistra italiano per portare a casa – e in modo parziale – la battaglia dei diritti civili, un risultato che dovrebbe solo imbarazzare chi si propone come portavoce delle minoranze e ha governato il Paese in più occasioni senza tutelarle.

Evidentemente, non è giunto a questa autocritica Romano Prodi. Al contrario, secondo l’ex premier, il motivo degli scarsi risultati elettorali dei socialdemocratici starebbe nel modo in cui gli (ormai ex) elettori avrebbero percepito la difesa dei diritti civili da parte del PD, vale a dire a scapito di quella dei diritti sociali. L’affermazione del “Professore” sembra ricalcare lo stesso pensiero espresso pochi mesi fa da Diego Fusaro per Il Fatto Quotidiano.



Tale dichiarazione, rilasciata in un intervento in occasione dell’incontro “1989. Cade il muro, cambia il mondo” tenutosi a Bologna, ha visto la replica di Piero Fassino, che si è detto in disaccordo in quanto non si possono dare diritti sociali senza diritti civili.

Qualche attrito tra Prodi e Fassino c’era stato, sempre in tema di diritti LGBT, nel lontano 2005. A proposito dei Pacs l’ex premier dichiarò: «Famiglia e matrimonio sono parole che non si usano fra persone dello stesso sesso, non c’è dubbio», con il plauso dell’Udc.

Intervistato da GayNews, Fassino ha preferito glissare sulle polemiche sorte sui social in merito a un post in cui gli si attribuiva erroneamente il pensiero di Prodi. L’ex sindaco di Torino ha ribadito: «Il riconoscimento del diritto di ogni persona a vivere il proprio orientamento sessuale liberamente e senza discriminazioni è un’acquisizione di civiltà, da cui in nessun modo si deve recedere. Diritti civili e diritti sociali sono inscindibili dimensioni di una societa che voglia essere libera, giusta e equa».

 

Foto copertina: romanoprodi.it
Leggi anche: La parola “gay” come sfregio alla memoria di Antonio Gramsci

2 thoughts on “Prodi dà la colpa ai diritti LGBT per le sconfitte del Partito Democratico

  1. Posso essere anche d’accordo che quella legge abbia dato fastidio a tanti moralisti , a tanti settori conservatori della chiesa, ma allora vuol dire che NON BISOGNAVA ampliare i diritti civili? Prodi , credo che sia proprio arrivato il momento che LEI faccia e di FACCIA dimenticare!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.