“Quanto dura un girotondo”: Luna Palumbo canta un inno alle diversità

«No, non avere paura!»: sarebbero sicuramente le parole che Tommaso Paradiso dedicherebbe alla nuova canzone della cantautrice salernitana Luna Palumbo. Pochi giorni fa la giovane ex concorrente di The Voice of Italy ha pubblicato il nuovo singolo Quanto dura un girotondo.

Nel videoclip della canzone vengono raccontate le storie di tre personaggi, le cui vite appaiono del tutto differenti, ma c’è un elemento che le contraddistingue: la forza. Tutti e tre i protagonisti del video vengono etichettati come diversi ma non intendono arrendersi di fronte alla paura, sposando il pensiero cantato da Luna Palumbo in un verso del brano: «se mi fermo casca il mondo, perdo il posto».

Le tre persone scelte da Luna per la sua canzone esistono realmente. La prima che incontriamo nel video è la storia di Mary Picariello, una ragazza che è sempre stata insicura del suo corpo, ma un giorno decide di prendere in mano la sua vita e ottenere ciò che voleva, così allenandosi duramente riesce a raggiungere i suoi obiettivi. La seconda storia è quella di Narciso Nappi, un ragazzo che decide di fare il grande passo, quello della transizione: da bruco è pronto per diventare farfalla e volare all’aperto. L’ultima storia è quella di Benedetta De Luca, una ragazza che nonostante la sua disabilità vive la sua vita nel migliore dei modi, restando fiera di ciò che è.

Quanto dura un girotondo è un inno alla diversità, in tutte le sue forme, dall’omotransfobia al body shaming. Una volta ritrovate le proprie consapevolezze, sono proprio quelle diversità che vedevamo con difetti che diventano delle virtù, le nostre caratteristiche che ci rendono unici.

 

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