Foto: Repubblica Milano

La Regione Lombardia non illuminerà Palazzo Pirelli per il Milano Pride 2020

Il centrodestra ha respinto in consiglio regionale l’ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle, che accusa un «atteggiamento razzista»

Molte città e regioni offrono il proprio sostegno al Pride, la manifestazione LGBT+ che ogni primavera-estate colora il nostro Paese, illuminando le facciate di monumenti o edifici simbolo; questo non accadrà il prossimo 27 giugno nel capoluogo lombardo in occasione del Milano Pride 2020, per lo meno per quanto riguarda Palazzo Pirelli, per volontà del consiglio regionale che ha respinto la proposta del Movimento 5 Stelle Lombardia.

In un comunicato stampa, il capogruppo Marco Fumagalli ha definito quello del centrodestra, che ha votato contro, un «atteggiamento razzista» e ha ricordato quella volta in cui le luci del Pirellone erano state usate per comporre la scritta “Family Day” (come da foto in copertina).

Si trattava di sostenere una manifestazione di democrazia e civiltà che ogni anno sottolinea l’importanza della lotta alla discriminazione e dell’accoglienza. È un atto gravissimo perché va contro alla tutela dei diritti civili. Noi non ci stiamo. La Lombardia è di tutti i lombardi non solo di quelli del Family day. Quanto al  bilancio di previsione, nulla di particolarmente rilevante rispetto a quanto tradizionalmente previsto. È un organo di indirizzo politico che fatica a individuare la mission di supremo organo politico, quale rappresentante di tutti i lombardi. C’è una scarsa attitudine di questo consiglio a voler seguire percorsi di livello politico più accentuato. In particolare si evidenzia una scarsa indipendenza dell’organo rispetto alla Giunta Regionale.

Il voto contrario della maggioranza di centrodestra a un appoggio simbolico alla manifestazione del Milano Pride 2020 lascia poche speranze sull’esito della proposta di legge contro l’omotransfobia, presentata sempre dal M5S Lombardia nei giorni scorsi.

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