Una nuova aggressione è stata registrata nella notte tra sabato 22 e domenica 23 febbraio fuori da una discoteca LGBT+, ma stavolta l’omofobia non c’entra; la vittima è Eros, un frequentatore abituale del Cassero LGBTI Center di Bologna, che ci riferisce di essere stato aggredito da quattro persone, due uomini e due donne, per il più anacronistico dei motivi: è di origine calabrese.
«Erano più o meno le 5 del mattino e stavo fumando una sigaretta fuori dal locale con i miei amici – ci racconta Eros – quando un ragazzo è giunto verso di me ripetendo “Sono Milanese, qualche problema?” più volte con aria di sfida. Io ho fatto finta di niente e sono andato verso l’uscita, lamentandomi di questa cosa».
Nel frattempo un altro ragazzo e due ragazze avevano raggiunto il milanese, così al suo ritorno Eros trova i quattro discutere e minacciare i suoi amici. La discussione va avanti, finché una delle ragazze lo ha aggredito fisicamente: «Mi hanno preso a calci in testa e i buttafuori, anziché tirarmi fuori, guardavano e tenevano fermi i miei amici che provavano a salvarmi».
Eros non ha ancora chiaro cosa potesse aver scatenato quella reazione violenta, pensa che la deduzione sulla propria provenienza abbia a che fare dal fatto che stava dicendo ai propri amici di voler tornare a casa e mangiare un po’ di pasta con la nduja.
Ma potrebbe trattarsi di uno dei tanti episodi dovuti alla tensione per l’epidemia del Covid-19. «Un po’ di tempo prima che ciò accadesse, c’era anche gente che in sottofondo diceva qualcosa come “questi polentoni hanno il Coronavirus e noi al Sud no”, ma non erano i miei amici a dirlo – ci racconta il ragazzo calabrese provando a ricostruire l’accaduto – Ma non sono sicuro sia stato per questo motivo, so solo che mi hanno preso di mira e che mi hanno demolito».
La vittima ha già sporto denuncia, ma sarà difficile rintracciare i quattro aggressori in quanto non sono disponibili i video di sorveglianza. Se qualcuno ha assistito all’accaduto e ha degli elementi utili ad identificare le persone che hanno aggredito Eros, può segnalarceli a redazione@neg.zone.

33 anni, salentino a Torino, matematico e attivista LGBT+. Vivrei volentieri ogni giorno come fosse l’ultimo se solo non fossi un procrastinatore. Amo il buon cibo e la buona musica, ma non toglietemi il junk food e il trash televisivo.
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