A Mantova un plurigiudicato è stato denunciato a piede libero dopo aver estorto mille euro a un 28enne di Acquanegra sul Chiese tramite un ricatto sessuale su un’app di incontri gay. Come raccontato dalla Gazzetta di Mantova, dopo un’iniziale conoscenza nella chat, dall’app i due uomini si sono spostati su un social network.
Una volta entrato in possesso della lista dei contatti della vittima, il ricattatore ha minacciato il 28enne di diffondere la conversazione contenente il sexting e alcune sue foto intime ad amici e parenti se non gli avesse fatto una ricarica PostePay. Ma il primo versamento di denaro non è bastato, l’acquanegrese ha continuato a ricevere richieste di denaro, sempre più elevate. Il 28enne si è così rivolto ai Carabinieri che hanno identificato il responsabile dell’estorsione.
La tecnica del ricatto sessuale, soprattutto in contesti come quello di app frequentate da persone che non vogliono rendere pubblico il proprio orientamento sessuale, è molto diffusa. Sulle chat gay, all’imbarazzo circa l’eventuale diffusione di foto private, si aggiunge la paura di un outing in famiglia o sul posto di lavoro. Se a volte il tentativo di estorsione rimane online, ci sono casi in cui questo diventa una vera e propria rapina dopo un incontro dal vivo.

33 anni, salentino a Torino, matematico. Vivrei volentieri ogni giorno come fosse l’ultimo se solo non fossi un procrastinatore. Amo il buon cibo e la buona musica, ma non toglietemi il junk food e il trash televisivo.
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