Londra, due medici italiani rimuovono la vagina di un paziente trans senza il suo consenso

Due medici italiani sono stati sospesi nel Regno Unito per aver rimosso la vagina di un uomo trans senza il suo consenso. Come riportato dal quotidiano Metro, l’uomo, in terapia ormonale dal 2013 e con un intervento di rimozione del seno alle spalle, aveva accettato di sottoporsi a un’isterectomia e una metoidioplastica, che gli avrebbero procurato un pene, ma aveva rifiutato la procedura di rimozione chirurgica della vagina.

Secondo quanto riportato al Medical Practitioners Tribunal Service (MPTS), a modificare il modulo di consenso all’operazione del “Paziente A”, sarebbe stato il dottor M. C., mentre ad eseguire erroneamente la procedura sarebbe stato il dottor G. G., rinomato urologo italiano esperto nella ricostruzione fallica.

Da quello che è emerso nel procedimento disciplinare, l’intervento fu svolto da G. presso il St Peter’s Andrology Centre, una clinica privata di Londra specializzata in chirurgia di riassegnazione di genere, nell’ottobre 2016. Ma C., anch’esso di origini italiane, non avrebbe ottenuto il consenso per la rimozione della vagina prima dell’operazione, così avrebbe deciso di aggiungere la parola “vaginectomia” al modulo di consenso del Paziente A per dare l’impressione che fosse stata pianificata fin dall’inizio.

«Le conseguenze di questo fallimento medico sono state gravi – ha dichiarato durante il procedimento il presidente del MPTS Tim Bradbury – il paziente A è stato sottoposto a un intervento chirurgico irreversibile che non voleva e che gli ha cambiato la vita». Bradbury ha, inoltre, sottolineato come il dott. C. abbia mantenuto una “falsa narrativa” non ammettendo le sue malefatte e insistendo sul fatto di non aver modificato il documento. «È significativo che, dopo aver modificato il modulo di consenso, il dott. C. non abbia ammesso i suoi illeciti nonostante le numerose opportunità di farlo, sia in seguito alla denuncia del paziente A che durante le indagini o nel corso di questa udienza, preferendo invece dichiarare il falso», ha affermato Bradbury.

Il dottor G. è stato dichiarato colpevole di quattro accuse di cattiva condotta ed è stato condannato a una sospensione di cinque mesi, mentre il dottor C. è stato ritenuto colpevole di tre accuse di cattiva condotta e sospeso per 12 mesi.

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