Rieti, tribunale riconosce l’adozione di un maggiorenne a una coppia gay

Una sentenza riconosce l’adozione di un maggiorenne da parte di una coppia omosessuale. Il Tribunale di Rieti, a seguito di procedimento promosso da Rete Lenford – Avvocatura per i diritti lgbti, ha affermato che un maggiorenne può essere adottato anche da una coppia di omosessuali uniti civilmente e non soltanto da una coppia eterosessuale unita in matrimonio.

Una coppia di uomini, legata sentimentalmente da più di trenta anni, dopo aver accolto in casa un giovane profugo, ha deciso di adottarlo legalmente.

Già nel 2014 solo uno dei due uomini aveva potuto far domanda di adozione per il maggiorenne; infatti, secondo l’articolo 294 c.c.: «Nessuno può essere adottato da più di una persona, salvo che i due adottanti siano marito e moglie», questo perché non è possibile che qualcuno sia figlio di una pluralità di persone, e i due uomini, non essendo legalmente riconosciuti come coppia, avrebbero concorso nella creazione di un plurimi status familiari.

Tuttavia, dopo essersi uniti civilmente nel 2017, i due uomini hanno deciso di presentare ricorso, tentando di dimostrare che, essendo loro legalmente una coppia, non avrebbero rischiato di creare due stati familiari confliggenti.

Sebbene la legge sulle unioni civili non preveda la possibilità di adozione, il ricorso è stato accolto; dimostrando ancora una volta che una legge imprecisa e manchevole apre a numerose illogicità e disparita interpretative e che è necessaria una legiferazione precisa e specifica sull’argomento, volta ad assecondare le esigenze di una società in costante mutamento.

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