Gesù ha il seno e saltella sotto un arcobaleno: la Chiesa luterana indigna Pillon

Un annuncio della Chiesa Nazionale d’Islanda, che incoraggiava i bambini a frequentare la scuola domenicale, ha suscitato indignazione dopo aver presentato un Gesù barbuto, ma con il seno, che indossa un abito bianco e il trucco e balla allegramente sotto un arcobaleno. L’annuncio era stato pubblicato sul sito web della Chiesa e sulla pagina Facebook della stessa, ma sabato è stato rimosso. L’immagine di questo Gesù atipico, però, continuerà ad adornare gli autobus di Reykjavík per almeno altre due settimane.

Pétur Georg Markan, rappresentante dei media ecclesiastici, ha recentemente dichiarato a mbl.is che la Chiesa crede che sia positivo e naturale che Gesù appaia alle persone in tutte le forme possibili. «In questo modo – dice -si celebra la diversità». Ha aggiunto, tuttavia, che la Chiesa comprende l’atteggiamento secondo cui dovrebbe avere una maggiore cautela quando si tratta della personificazione di Gesù. «Sappiamo che non tutti sono d’accordo che Cristo debba apparire in questo modo, e ovviamente lo rispettiamo» ha affermato.

Pétur ha poi sottolineato che l’Assemblea non si è scusata per l’immagine, ma l’ha soltanto ritirata. «Per noi è importante attirare l’attenzione sulla diversità quanto lo è rispettare le opinioni di coloro a cui non piace questa rappresentazione di Cristo» si legge. «Ogni persona interpreta qualcosa in questa immagine – dice a mbl.is Guðrún Karls- og Helgudóttir, ministro della chiesa Grafarvogskirkja – Alcune persone lo interpretano come un Gesù trans, altri come una donna comune. Alcuni vedono Maria con la barba e altri vedono una persona genderqueer. I punti di vista all’interno della Chiesa sono tanto diversi quanto altrove».

Non è dello stesso avviso Simone Pillon, che giunto in possesso dell’immagine ha commentato indignato sul suo profilo Twitter: «Provocazione blasfema delle lobby LGBT? No. È la campagna della vescovessa luterana per il catechismo domenicale. Ma cos’hanno in testa? Eutanasia di una civiltà». Rincuorante che, almeno una volta, per il senatore la causa di tutti i mali non sia la fantomatica lobby gay. Purtroppo, però, il leghista non coglie il messaggio di inclusività della Chiesa islandese e descrive il soggetto dell’immagine come «transgender con due grosse tette che balla sotto l’arcobaleno». Cos’abbia di blasfemo questa modifica, non è chiaro, ma a quanto pare è lecito cambiare le caratteristiche fisiche del Cristo solo per renderlo più occidentale e dissimile da quei migranti a cui oggi qualcuno vuole chiudere le frontiere.