Covid-19, uno studio italiano avverte: recessione può aumentare discriminazione verso le persone LGBT+

La crisi economica dovuta alla pandemia di COVID-19 potrebbe favorire l’aumento della discriminazione e del minority stress nella popolazione LGBT+. A segnalarlo un gruppo di ricercatrici e ricercatori dell’Unimore (Università di Modena e Reggio-Emilia) che hanno recentemente pubblicato un articolo a tal riguardo sulla rivista International Journal of Social Psichiatry.

Non è stato possibile recuperare dati che potessero valutare l’impatto della recessione economica sulla salute delle persone LGBT+. La ricerca ha valutato, pertanto, la correlazione tra tasso di disoccupazione e attitudini discriminatorie nei confornti di tale popolazione. «I nostri risultati suggeriscono che le recessioni economiche possono aumentare la discriminazione delle persone LGBT+ – si legge nello studio – Quella causata da COVID-19 potrebbe, quindi, aumentare la discriminazione e, di conseguenza, i problemi di salute mentale in questo gruppo di popolazione».

«Per affrontare il rischio di questo evento – continua l’articolo – sono necessari un monitoraggio rigoroso e politiche specifiche». Una valida legge contro l’omobitransfobia tutelerebbe, quindi, anche il benessere mentale dei cittadini e delle cittadine LGBT+ oltre che a proteggerli dalle discriminazioni. «Per ridurre le disuguaglianze e gli atteggiamenti discriminatori all’interno della società – concludono gli autori e le autrici della ricerca – sono necessari l’attenzione e il sostegno di tutti i professionisti della salute mentale consapevoli della loro responsabilità sociale».

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