Alcuni giorni fa, lo speciale “Viva gli Sposi!” dell’iconico gioco dei pacchi era stato accusato da un attivista di aver escluso, da regolamento, le coppie dello stesso sesso nella variante del game show dedicata alle coppie in procinto di dire “Sì, l* voglio”. Accuse non del tutto infondate: il regolamento, sembrava parlare chiaro, con riferimenti al matrimonio e non alle unioni civili.
Ma Carlo Conti è intervenuto per chiarire che le coppie gay potranno candidarsi a partcipare ad Affari tuoi. «Non faremo differenza rispetto all’etnia, alla religione o all’orientamento sessuale – ha sottolineato il conduttore – sceglieremo i concorrenti in base alla loro storia e al fattore televisivo. E se ci saranno coppie omosessuali non sarà solo semplicemente perché devono essere rappresentate».
L’idea del programma è nata dal difficile periodo che l’Italia ha attraversato a causa del Covid e che nel 2021 sembrerebbe avere i giorni passati. «Con il direttore Coletta ci siamo detti che doveva esserci una motivazione particolare per questa edizione – ha affermato Conti – e abbiamo avuto l’idea degli sposi, pensando a quanti matrimoni sono stati rimandati, a quanti giovani sono stati frenati da questioni economiche e organizzative. In questo periodo di difficoltà mi piace guardare al futuro e dare un po’ di speranza».
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