Figlio gay cacciato di casa? «Non condividiamo scelte sentimentali ma lo amiamo»

La storia di Jo Conti, cantante siciliano cacciato via di casa perché gay, si arricchisce di un nuovo capitolo. I genitori del monrealese, infatti, hanno voluto raccontare l’altro lato della storia con una lettera a Fanpage smentendo pubblicamente il figlio.

Stando a quanto raccontato dalla famiglia, Jo non sarebbe stato discriminato, maltrattato o cacciato via di casa. I genitori, al contrario, l’avrebbero sempre sostenuto per realizzare le sue ambizioni. «Anche se non condividiamo le scelte di nostro figlio dal punto di vista sentimentale – scrivono – abbiamo continuato ad amarlo, lasciandolo libero di vivere la sua vita come voleva. Ma lo abbiamo fatto di buon grado, perché gli vogliamo bene».

«La scelta di andare via di casa all’età di 32 anni è stata una scelta di nostro figlio – continua la lettera – A Giuseppe non stavano bene le norme di comportamento e igiene che chiedevamo e ha deciso di andarsene». Il cantante, dichiara la famiglia, sarebbe poi ritornato in casa per un periodo per poi allontanarsene definitivamente. Al contrario di quanto dichiarato da Conti, però, i genitori affermano di vederlo e sentirlo regolarmente. «Ci ha fatto male sentirci accusati di essere noi la causa dei suoi ricoveri – rivelano –  Quando lui sa benissimo che erano legati alla fine delle sue relazioni. E in tutti quei momenti gli siamo sempre stati accanto».

Un altro punto che i genitori di Conti hanno voluto sottolineare nella lettera è il rapporto del cantante con i Testimoni di Geova. Jo avrebbe, infatti, sempre avuto buoni rapporti con i fedeli della religione e nel tempo libero stava volentieri in loro compagnia. «Noi non abbiamo mai chiesto a Giuseppe di scusarsi per la sua omosessualità – scrivono – né mai lo faremo. Speriamo, però, che anche lui rispetti le nostre scelte e i nostri valori».

«Non riusciamo a capire perché nostro figlio abbia rivolto queste false accuse pubblicamente contro di noi contro la nostra fede – continuano –  Che sia tutta una trovata pubblicitaria volta ad attirare su di sé l’attenzione dei media e a promuovere così la sua carriera musicale?». Jo Conti, infatti, canterà a Sanremo un brano, Madre non Madre, ispirato dalla triste vicenda che lo ha visto protagonista.

«Come genitori vogliamo che nostro figlio abbia una vita significativa, felice e più lunga possibile -concludono – Se lui vuole, il nostro aiuto non verrà mai meno». Fanpage ha fatto leggere la lettera al cantante. Quest’ultimo conferma la sua versione  dell’intera vicenda, soprattutto per quanto riguarda l’omofobia subita.

 

 

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