Anna e Isabela, cacciate di casa il giorno di Capodanno, ora dormono alla Caritas

L’anno nuovo non è arrivato nei migliori dei modi per Anna e Isabela, due ragazze ventenni innamorate che proprio a Capodanno sono state cacciate di casa. La coppia, cacciate in strada senza un tetto sotto cui riposare e del cibo con cui saziarsi, lancia un appello: «Aiutateci, non sappiamo dove dormire».

Ci troviamo a Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli. A cacciare di casa le ragazze è stata la madre di Anna, con cui ta tempo sembrano esserci tensioni di carattere economico: «Siamo state mandate via per soldi. A casa lavoravamo solo noi e abbiamo contribuito fino a quando abbiamo potuto. Ma comunque non bastava». Come riporta Il Corrierino, Anna e Isabela però, tenendosi per mano, specificano: «Ma non ci siamo sentite discriminate per la nostra omosessualità. Soprattutto dagli altri, mai».

Le due ragazze si sono conosciute su un sito di incontri e da allora non si sono più lasciate. Alle spalle Isabela ha peraltro una brutta storia fatta di abusi: la ragazza è stata in un casa famiglia dopo aver denunciato violenze sessuali da parte del fratello. Fortunatamente per le due giovani si è attivata una rete della solidarietà: prima l’aiuto e l’ascolto fornito dai carabinieri, poi la Caritas che le ha accolte a Castellammare nella struttura della chiesa antica.

Isabela racconta: «Vorremmo solo un lavoro. Nel frattempo ci ha offerto una mano il papà di Anna». L’uomo, separato dall’ex moglie, ha una piccola casa a Castellammare che sembra abbia messo a disposizione delle due. «Andiamo avanti insieme, non ci faremo sfruttare più da nessuno».