Justin Laevens ha rilasciato un’intervista al sito sportivo belga Sportnu dove ha dichiarato apertamente di essere omosessuale. «Ci pensavo da due anni. È stato un grande passo – ha affermato Laevens – I miei genitori erano molto ottimisti. Io avevo paura soprattutto delle reazioni dei corridori o delle squadre più grandi, che mi avrebbero guardato in modo diverso, ma non credo che sia così».
Con coraggio, il 19 enne belga, giovane promessa del ciclocross e in gara il prossimo 10 Gennaio nel campionato di nazionale, è il primo ciclista professionista a fare coming out, provando in questo modo a rompere il tabù che da sempre è presente nello sport, sperando in questo modo di spingere altri all’apertura al mondo sulla propria sessualità. Infatti, nella stessa intervista, alla domanda del giornalista sulla presenza dell’omossesualità nel ciclismo ha risposto: «Io non ne conosco ma penso che ci siano. Spero che il mio esempio possa dare il coraggio anche a chi ancora si nasconde».
Laevens, di conseguenza, ha pubblicato una storia Instagram raccogliendo l’appello del vogatore belga Simon Haerinck, relativamente alla campagna mediatica #samesportdifferentsexuality, lanciata per richiamare fuori dallo sport l’omofobia e incoraggiare la tolleranza e l’accettazione. Ogni esternazione è solo un piccolo passo verso la sconfitta della paura, proprio perchè non c’è nulla da nascondere.
Eerste veldrijder out zich als homo https://t.co/o6nemRguzu
— sportnu (@sportnu_be) January 6, 2021
Leggi anche:
-
Gli audio omofobi choc del primario e candidato sindaco per il centrodestra: «Tutti nel forno crematorio»
-
Onda Pride: oltre il milione a Roma, resistenza queer anche a Torino, Catania e Bergamo
-
La classifica dei Paesi UE più inclusivi per i professionisti LGBTQ+: tanta strada da fare per l’Italia
-
Inclusività nell’infinito: la NASA lancia una nuova bandiera arcobaleno cosmica
-
Farida Kant: la mia esperienza a Drag Race Italia