Foto: Hasbro

Il giocattolo Mr. Potato diventa gender neutral: ora è Potato Head

Mr. Potato, storico giocattolo americano, che dopo il film Toy Story ha riacquistato popolarità tra i bambini, presto cambierà nome, divenendo gender neutral. La casa produttrice Hasbro ha, infatti, dichiarato che 70 anni dopo la sua nascita, Mr. Potato Head doveva essere rinnovato per promuovere l’inclusività e l’uguaglianza di genere.

“Potato Head”, questo il nuovo nome che apparirà sulle scatole entro la fine dell’anno, si inserisce in un progetto più ampio di restyling del prodotto. È stata prevista, infatti, la produzione di una “Famiglia di Patate” che può avere anche genitori dello stesso sesso.

Dopo la dichiarazione sono arrivati, come ampiamente previsto, commenti di natura omotransfobica. Il giornalista Piers Morgan, ad esempio, si è lamentato che «nel bel mezzo di una pandemia si sia deciso di cambiare il nome ad un giocattolo per renderlo neutro senza che nessuno lo abbia richiesto». Secondo l’opinionista e scrittore Ben Shapiro, invece, «Mrs Potato Head sarà sostituita da una lattina asessuata di Pringles». «Adesso ogni bambino – aggiunge – di genere sia, potrà sognare di crescere e diventare uno sferoide con parti intercambiabili».

Fortunatamente ci sono stati anche commenti di approvazione come quello di Ali Mierzejewski, redattrice capo del sito di recensioni di giocattoli The Toy Insider. «Eliminare il genere dal suo nome – ha dichiarato – potrebbe incoraggiare altre aziende a non assegnare i generi ai suoi giocattoli. È una patata ma ai bambini piace vedersi nei giocattoli con cui stanno giocando».

La scelta di Hasbro si inserisce in un moto di cambiamento diretto ad aggiornare i giocattoli storici adattandoli alle conquiste dei diritti civili. Prima di Hasbro anche la Mattel, ditta produttrice di Barbie, aveva lanciato nel 2019 una linea dell’iconica bambola senza genere. Ogni giocattolo era personalizzabile e consentiva più di 100 opzioni, con capelli corti e lunghi e varie opzioni di abbigliamento. Speriamo, dunque, che anche altre case di produzione prendano esempio perché non ci siano più giocattoli per maschietti e per femminucce, ma giocattoli uguali per tutti.