Giappone, tribunale dichiara incostituzionale il divieto ai matrimoni gay

Storica sentenza di un tribunale giapponese dichiara che impedire le unioni matrimoniali tra persone dello stesso sesso è incostituzionale. Il verdetto è arrivato da un tribunale distrettuale giapponese e rappresenta un traguardo notevole per un Paese in cui la Costituzione definisce il matrimonio come basato sul «mutuo consenso di entrambi i sessi».

Tre coppie omosessuali hanno intentato un processo contro il governo giapponese, con la richiesta di un milione di yen come risarcimento per il dolore patito per il divieto di unirsi legalmente in matrimonio. Il tribunale di Sapporo ha respinto la richiesta di risarcimento, ma ha dichiarato anticostituzionale il divieto.

Questa sentenza potrebbe costituire un precedente, visto che sono in atto in questo momento nel Paese provvedimenti simili e che potrebbero terminare con lo stesso esito. Ad oggi, le coppie omosessuali non hanno alcun riconoscimento in Giappone, fatta eccezione per delle certificazioni emesse dai comuni di residenza che permettono di visitare il partner in ospedale in caso di malattia. Tuttavia, non c’è possibilità di ereditare i beni dell’altro, di avere dei figli o di esercitare diritti sui figli del convivente in caso di decesso. Tra le grandi potenze mondiali, il Giappone è l’unico a non aver concesso alcun riconoscimento in ambito di diritto civile alle persone omosessuali.