Stando alle indiscrezioni, Massimiliano Morra ha sporto denuncia contro l’ex collega Rosalinda Cannavò per l’outing subito durante la semifinale del Grande Fratello Vip. Cannavò, infatti, dopo la sua eliminazione avrebbe rivelato in diretta e davanti a milioni di spettatori che Massimiliano Morra è gay.
Per capire bene la situazione, però, dobbiamo fare un passo indietro. Durante le prime settimane di permanenza nella casa, Tommaso Zorzi nominò l’attrice perché aveva negato in puntata di aver fatto outing a Morra con le coinquiline Brandi e Mello, ma in realtà lo aveva fatto in albergo anche con lui. A questa dichiarazione shock seguì la smentita della stessa Cannavò, la quale negò di aver detto tali parole all’influencer milanese.
Qualche mese più avanti, dopo aver perso al televoto contro Stefania Orlando, però, l’attrice ha nuovamente sollevato la questione facendo outing al collega. «Era quello che io sapevo detto anche da te – aveva rivelato Rosalinda parlando direttamente a Massimiliano – A me risulta così. Dirlo è stato uno scivolone e non spetta a me dire determinate cose, però a me risultava così anche in base a determinate cose che ci siamo detti in passato».
Morra ha immediatamente negato di aver detto tali cose alla collega, sottolineando ancora una volta di non essere gay. Il giorno successivo, l’attore ha poi dichiarato l’intenzione di procedere contro Cannavò per vie legali. La notizia della diffida non ha, però, scomposto l’ex gieffina, la quale ha parlato nuovamente della questione mentre era ospite di Barbara D’Urso. «Sì, Massimiliano mi ha querelata – ha dichiarato l’attrice – Sicuramente io all’interno della casa del GF Vip ho fatto una serie di scivoloni. Uno di questi è stato quello che ho detto di Massimiliano. Cosa posso dire? Mi prendo giustamente questa querela che mi ha appena fatto. Però devo dire anche che non mi pento di nulla in questa storia».
Fare outing a qualcunə, più o meno famosə, è un atto di violenza contro questa persona. Il fatto che Massimiliano Morra possa essere realmente gay o meno non cambia l’esecrabilità del gesto di Cannavò, reso ancora più grave dalla mancanza di pentimento di quest’ultima. Invadere la vita privata di chiunque, rivelando a una o milioni di persone il suo (presunto) orientamento sessuale non può e non deve essere sminuito chiamandolo uno “scivolone”. Rosalinda Cannavò avrà pure tanti amici gay, ma, forse, nessuno di questi le ha insegnato il peso di un outing.
Sebbene sia comprensibile che Massimiliano Morra non voglia che si dicano cose false sul suo conto (stando a quello che afferma), è altrettanto bizzarro querelare qualcuno che sostiene che tu gli abbia rivelato la tua omosessualità, dato che non è di certo qualcosa che dovrebbe danneggiare la tua dignità e la tua reputazione.
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